PadV:Tony Cuscino, il Corsaro Nero del Tango
Un viaggio verso la salvezza, da Parigi a Tokyo attraverso tutto l'Oriente e le sabbie dei deserti. Un uomo, Tony Cuscino, novello Ulisse, è in fuga; lui, rampollo della mafia che ha osato ribellarsi alla "famigghia", perdendosi nelle coste di Okinawa arriva fino alla spiaggia di Inukawa, nella penisola di Choshi, con un ultimo desiderio: un Tango. Lo stesso Tango che ha fatto da contrappunto costante al suo attraversamento del Bosforo verso Bombay, che ha ritrovato in un monastero in Tibet e nella frenetica Shanghai.
Frutto di un lavoro profondo, che non poteva che avere un Laboratorio come sede, "Il PadV" è lo spettacolo in scena da stasera -fino al 27 giugno- al Teatro Politecnico. Prodotto dalla Compagnia Meditango di Alex Cantarelli e Mimma Mercurio, è un evento di alto profilo artistico: più di 100 attori-danzatori in quello che, pensato anni fa come annuale "saggio", è diventato invece col tempo un kolossal, sia per numero di partecipanti che per strutturazione.
Danze arabe, Hindi, la Cina della metropoli, rimandi a "Kill Bill" di Tarantino e alla filmografia orientale sono gli elementi cardine di un lavoro che ha nel Tango il file rouge della narrazione. Cuscino come il Corsaro Nero, un eroe moderno, puro e senza fronzoli, alla Salgari, col nome di un personaggio di una gag televisiva di qualche anno fa.
Non è un vero mafioso, Tony; o se lo è stato lo è stato prima che la storia iniziasse. Il suo viaggio per l'Oriente è ricco di incontri, luoghi ed emozioni che il regista, Alex Cantarelli, vorrebbe provare e vedere, che ha immaginato prima attraverso la musica e poi collegato a terre lontane. Un Tango sperimentale, gioioso, poetico ed onirico, nella tradizione della produzione della Compagnia.
Il Tango della musica, espressione dell'anima; la tradizione -Diaz, D'Arienzo, Piazzolla-, e l'innovazione dei Gotan Project, il flauto giapponese di "Hana-bi", Capossela e le colonne sonore di Bollywood.
Col sentimento, del resto, serve solo il comune e silenzioso "sentire".
-Originale del pezzo uscito il 22/06/2007 sul Quotidiano della Sera di Roma-
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