18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



20 giugno 2007

Dopo i "cannibali" i "persecutori". L'ultima sfida di Transeuropa

C'era una volta la matrigna cattiva, Tom che avrebbe voluto mangiarsi Jerry e Will Coyote con i suoi fallimentari tentativi di far fuori Bee Beep; poi la realtà, che spesso supera di gran lunga la fantasia, ci ha dato eserciti aggressori, armi biologiche, attentati terroristici, Guantanamo e giovanissimi bulli ostili verso i disabili.
L'antologia "I Persecutori", presentata ieri sera alla libreria Feltrinelli di Via del Babuino, rappresenta il contenitore delle violenze moderne, sull'onda delle teorie di Renè Girard, uno dei massimi pensatori del Novecento. La raccolta, edita da Transeuropa, è stata presentata al pubblico dai curatori Giulio Milani e Marco Rovelli e, in rappresentanza di tutti gli altri, da alcuni degli autori.
Raccontare il mondo attraverso le teorie di Renè Girard, pensatore amato da Milani e Rovelli, ha costituito il banco di prova per quanti sono stati chiamati a collaborare al progetto. Secondo il filosofo francese, il desiderio dell'uomo ha natura mimetica; l'uomo è un animale che imita, e desidera ciò che l'altro desidera. Girard ha creato una sua visione del mondo, in cui il legame sociale è fondato sul sacrificio di una vittima, il capro espiatorio, sul quale è incentrata tutta la sua analisi.
I 19 autori che hanno accettato la sfida di Transeuropa mettono in figura la teoria sacrificale di Girard come fosse un Simposio, raccontando ognuno un qualcosa che diventa parte di un'unica storia raccontata collettivamente; il racconto, però, vede gli autori nei panni dei persecutori, giocando una partita doppia con protagonisti da un lato l'esposizione delle teorie del filosofo avignonese e dall'altra la ripresa, sotto forma di narrazione, della critica girardiana.
Tra i narratori coinvolti nel progetto spiccano nomi d'eccellenza nel panorama della narrativa moderna, come quelli di Christian Raimo -che apre la raccolta con "L'anno prima dell'anno del dragone"-, Carlo D'Amicis -che con "Gabbiani a Las Vegas" illumina il rapporto tra sfida e sacrificio attraverso il funerale di un soldato americano morto in Iraq- e Valerio Evangelisti -con la Guantamo raccontata con gli occhi di "Rachid"-. Unica autrice dell'antologia è Helena Janeczek, che con il racconto sull'immolazione sacrificale di Anna Politkovskaja sembra, a detta di qualcuno, rappresentare così tanto lo spirito del persecutore da aver fatto ritenere quasi superflua la presenza di altre donne nel libro.
Il dubbio però attanaglia la platea: restando nella terminologia girardiana, che siano invece proprio le donne i capri espiatori di questo branco di cervelli maschili?

-Pezzo uscito il 20/06/2007 sul Quotidiano della Sera di Roma-

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