18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



19 dicembre 2008

I Tango Crash e Juanjo Mosalini in due concerti imperdibili al 4° MeditangoFestival di Roma

Due concerti imperdibili per gli amanti della buona musica e del Tango: sono infatti ospiti del 4° International Tango Festival di Roma – MeditangoFestival, i Tango Crash e il bandoneòn Juanjo Mosalini.
La manifestazione –frutto del lavoro della Compagnia Meditango di Alex Cantarelli e Mimma Mercurio- ospita dunque il 2 gennaio, al Salaria Sport Village, il duo tedesco dei Tango Crash, il cui ultimo album, secondo il The Guardian, è “tra i migliori del 2008”. La musica dei Tango Crash -esponenti di quell’elettrotango che ha i Gotan Project come precursori di un nuovo genere musicale- è un mix perfetto di elettronica, improvvisazione, composizione, tradizione e ritmo; il risultato è travolgente, avvalorato dal supporto video che rende il loro uno show-videoconcerto.
Per il 3 gennaio, invece, la poesia del bandoneòn di Juanjo Mosalini chiude nel modo più poetico la manifestazione; erede della tradizione del bandoneòn, Mosalini è noto per le sue capacità interpretative e per essere una delle figure chiave dell’avanguardia musicale; inoltre, dall’inizio del 2000 è parte del quartetto di Luis Bacalov, con cui ha lavorato per la sua Misa Tango, lo Stabat Mater e per Y Borges cuenta que. Con lui l’appuntamento è per il 3 gennaio presso il Barrio Tango
Ospite di entrambe le serate, infine, il più bravo ballerino di Tango al mondo, Pablo Veron.

2 gennaio:
Concerto dei Tango Crash + ospite Pablo Veron
Salaria Sport Village
Via S. Gaggio, 5
Dalle 22.30
Biglietto: 16 €

3 gennaio:
Juanjo Mosalini Solo Project
Barrio Tango (c/o Circolo Tennis Club Lanciani)
Via di Pietralata, 135
Dalle 22.30
Biglietto: 13 €
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 19.12.2008-8.01.2009-

Selvaggia-mente facendo..&..Selvaggiamente Classica!

Per questa volta, ecco i principali appuntamenti di danza e di musica classica da qui fino alla prima settimana di gennaio...RomaWeek infatti si prende una pausa per le festività!

Ci rivediamo il 9 gennaio 2009!!!

Molti gli appuntamenti con la danza e la musica classica fino alla prima settimana del nuovo anno.
Ecco, in breve, i principali eventi imperdibili.
Ancora fino al 21 dicembre è in scena, presso il teatro Eduardo De Filippo (Via Antonino da San Giuliano, 1) lo spettacolo Kind of Blue:USA Contemporary times in concept della Compagnia Meditango, scritto, diretto ed ideato da Alex Cantarelli. Biglietti: intero 15 €, ridotto 10 €, con ingresso su prenotazione obbligatoria al 349.2621186. Tutte le sere alle ore 21.00, tranne la domenica alle ore 17.00.
Al Teatro Italia, invece, fino al 6 gennaio, un classico del balletto: Lo Schiaccianoci. Lavoro del Balletto di Roma con la partecipazione straordinaria di Andrè De La Roche, vanta le coreografie e la regia di Mario Piazza. Gli spettacoli iniziano alle 21.00, mentre la domenica alle 17.30, con biglietto unico di 23 €. Per informazioni: 06.44239286.
Dall'1 al 4 gennaio, infine, al Teatro Argentina, la Compagnia Aterballetto, in collaborazione con l'Accademia Filarmonica Romana, presenta Romeo and Juliet, con le coreografie di Mauro Bigonzetti. Il venerdi ed il sabato gli spettacoli sono alle 21.00, mentre il giovedi e la domenica alle 17.00; i biglietti variano dai 12 € ai 17 €. Per informazioni: 06.684000311.
Gli appuntamenti imperdibili con la musica classica, invece, iniziano con il Galà Viennese dell'Auditorium: dal 29 al 31 dicembre, infatti, la Roma Sinfonietta oltre alle musiche di Strauss eseguirà anche valzer di Ciaikovsky, Brahms e Offenbach, vantando la direzione di Ennio Morricone per le date del 29 e 30 -che eseguirà anche la sua opera Canone Inverso- e quella del Maestro Karl Martin per le altre date (cioè l'1 e il 2 gennaio). I biglietti vanno dai 20 € ai 30 €; per informazioni, 06.8082058.
L'8 gennaio si festeggiano infine i 200 anni della nascita di Haydn con l'esecuzione della sua Creazione, presso la Sala Santa Cecilia dell'Auditorium, da parte della Freiburger Barockorchester, diretta da René Jacobs. Il concerto inizia alle 20.30 ed i biglietti variano dai 18 € ai 33 €. Per informazioni: 06.8082058.

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 19.12.2008-8.01.2009-

L'ennesima magia di Cammariere

Dopo un'estate di sold out e concerti in tutta Italia, Sergio Cammariere riparte da Roma -e più precisamente dalla sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica- con il Cantautore piccolino tour; ad iniziare infatti il 2009 nel migliore dei modi, sarà lui, il 3 gennaio, che con Fabrizio Bosso alla tromba darà vita ad un viaggio tra jazz e musica d'autore, lasciando ovviamente spazio all'improvvisazione, data la natura di entrambi i musicisti.
Il risultato, dunque, è il Jazz'n'Soul Duet, che vede coinvolto anche Bruno Marcozzi alle percussioni; in scaletta non solo brani dell'ultimo album-raccolta del cantautore calabrese (che ha anche dato il nome al suo tour dell'anno 2008, Cantautore piccolino, per l'appunto), ma anche una selezione delle sue più belle canzoni finora composte; da Sorella mia a Libero nell'aria, passando per Le porte del sogno fino ai sanremesi Tutto quello che un uomo e L'amore non si spiega.
Inoltre, come del resto già ha anticipato ai suoi fan inserendoli nell'ultima raccolta, durante il concerto Cammariere si cimenterà anche nell'esecuzione di due omaggi a due emblemi della musica autoriale italiana e del jazz -sebbene sia limitativo dare un solo aggettivo alla sua musica-: Estate di Bruno Martino, e My Song, del bravissimo pianista americano Keith Jarrett.
Non solo musica d'autore e jazz però; con due musicisti come Cammariere e Bosso ci si può aspettare di tutto, contaminazioni musicali di sicura e rara bellezza, parallelismi tra mondi e culture diverse.
Musica classica, jazz, bossa nova, blues e la grande musica italiana non sono altro che sfaccettature dell'ennesima magia di Cammariere.

3 gennaio
Jazz'n'Soul Duet: Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso
Auditorium Parco della Musica - sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin, 34
Ore 21.00
Biglietti: platea 25 €, galleria 20 €
Infoline: 06.8082058

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 19.12.2008-8.01.2009-

14 dicembre 2008

Kind of Blue: tra Jazz e Tango in onore di Miles Davis

Dal 17 al 21 dicembre, è di scena al teatro Eduardo De Filippo lo spettacolo Kind of Blue - USA Contemporary times in concept, diretto ed ideato da Alex Cantarelli.

Inserito all'interno dell'intenso mese di programmazione del 4° MeditangoFestival -partito lo scorso 5 dicembre con durata fino al 4 gennaio 2009 ed organizzato dalla Compania Meditango-, lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione del Teatro Ateneo; tra gli interpreti (20 in totale), dunque, anche otto studenti universitari che nei mesi mesi scorsi hanno realizzato con il regista un laboratorio di teatro-danza.
Nato come omaggio allo strepitoso disco di Miles Davis ed al suo autore, Kind of Blue è uno spettacolo di Teatro-Danza e Video; partendo da una messa in scena della traccia voce della poesia America di Allen Ginsberg; si apre infatti con un video tratto dal film di Carlos Gardel, El Tango en Broadway; nella prima parte dello spettacolo si vuole così ricostruire un ponte tra la nascita del Tango e la nascita del Blues. Molti, in fondo, i miti e i fenomeni di altri paesi che sono diventati anche miti e fenomeni americani.
La seconda parte, invece, è incentrata su Miles Davis, partendo da quel pestaggio immotivato causato dal colore della sua pelle, che tanto lo influenzò nel suo intendere la vita, la fede nell'America e nella società in genere. Da questa prima contraddizione, un americano, afro, che però viene ritenuto solo un "nero in America", si avvia la terza parte dello spettacolo, in cui le luci e le ombre della "Patria della libertà" sono messe sotto una lente di ingrandimento; ecco dunque che i testi di Bob Dylan si fanno promotori di un messaggio, i fatti di Colombine, Guantanamo e l'uragano Katrina di mancanze e di storie di ordinaria follia, legalizzate tuttavia dallo stesso Stato.

Dal 17 al 21 dicembre
Kind of Blue- USA Contemporary times in concept
Testi originali, ideazione e regia di Alex Cantarelli
Coreografie di Alex Cantarelli e Mimma Mercurio
Teatro Eduardo De Filippo
Via Antonino da San Giuliano, 1 (Piazza della Farnesina)
Tutte le sere ore 21.00, domenica ore 17.00
Biglietti: 15 € intero, 10 € ridotto
Ingresso con prenotazione obbligatoria al 347.1953606 o scrivendo a info@meditango.com

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 12-19.12.2008-

Selvaggia-mente...Classica!

The New Millenium Gospel Singer


Insolito concerto di Natale per l'Accademia Filarmonica Romana quello del 18 dicembre presso il Teatro Olimpico; sul palco, infatti, i New Millenium Gospel Singer, otto cantanti, attori e musicisti statunitensi -riuniti dal 2000 grazie al reverendo Keith Moncrief- dotati di carisma e voci spettacolari, ritenuti a livello internazionale tra i migliori talenti di questo genere di musica.
La serata, all'interno della manifestazione Roma Città Natale 2008, vuole essere un viaggio all'interno della musica nera, in cui si fondino la vecchia tradizione gospel con le tendenze musicali del Nuovo Millennio; in programma dunque classici come "Oh happy day" e "Search me Lord", ma anche nuove emozionanti sonorità.

18 dicembre
The New Millenium Gospel Singer
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano 17
Ore 21.00
Biglietti: dai 15 € ai 25 €
Infoline: 06. 3201752

Kent Nagano torna all'Auditorium Parco della Musica

Uno dei più sensibili direttori d'orchestra, Kent Nagano, è il protagonista di tre concerti (il 13, 15 e 16 dicembre) presso la Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica.
Il ritorno su quel podio da lui tenuto come Direttore qualche anno fa - prima di Antonio Pappano- porta con sè l'esecuzione di musiche di Beethoven; in programma, dunque, sia la Settima Sinfonia del compositore tedesco -definita da Wagner l'"apoteosi della danza"-, che il Concerto n. 3 per pianoforte ed orchestra, primo vero esempio di concerto romantico, intriso di accenti Sturm und Drang. Solista al pianoforte il viennese Till Fellner, allievo di Alfred Brendel, a lui estremamente simile sia per scelte interpretative che di repertorio.
Ad aprire i concerti, infine, un capolavoro corale di raro ascolto: i Cinq Rechants di Olivier Messiaen, in occasione del centenario della nascita del compositore francese.
Per domenica 14, invece, il consueto Family Concert delle 11.00, in cui Nagano spiegherà le composizioni ed i passaggi più rilevanti.

13, 15 e 16 dicembre
Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Kent Nagano direttore
Till Fellner pianoforte
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin, 34
13 dicembre ore 18.00
15 dicembre ore 21.00
16 dicembre ore 19.30
Biglietti: dai 18 € ai 47 €
Infoline: 06. 8082058

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 12-19.12.2008-

12 dicembre 2008

Movimenti di Pace a Monterotondo

All'interno della quinta edizione della manifestazione Movimenti di Pace, il 13 dicembre, presso il Palazzetto dello Sport di Monterotondo, si svolgerà la serata Free to Move- Free to Express, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

La manifestazione, ispirandosi ai Diritti Umani, ha richiamato libertà e diritti violati o negati in Italia e in altre aree del pianeta, dal Tibet alle comunità indigene del Centro e Sud America, dal popolo Saharawi ai Territori Palestinesi, alle terre del popolo Curdo; una volta al mese, dallo scorso marzo, sono state celebrate le libertà e i diritti umani attraverso singoli appuntamenti. Accanto ai focus sui diritti negati, dunque, sono stati promossi concerti, mostre e conferenze col fine di sostenere iniziative di concreto sostegno alle vittime di violazioni.
La serata del 13 dicembre celebra il Diritto di Movimento: allievi dell'Istituto Comprensivo Bruno Buozzi di Monterotondo eseguiranno coreografie di danza ispirate ai Diritti Umani ed alle Danze Palestinesi ed Israeliane; seguiranno gli SM58 ed un Passo a Due di danza contemporanea eseguito da Paolo Santilli ed Emilie Mattasoglio. Ospite d'onore, infine, Kledi Kadiu, natìo di una terra, l'Albania, vicino emblema di violazioni; egli non solo ballerà, ma racconterà anche la sua esperienza di vita e professionale.

13 dicembre
Movimenti di Pace: Free to Move Free to Express
Kledi Kadiu
Palazzetto dello Sport di Monterotondo
Via Monviso - località Semblera (Monterotondo)
Ore 17.30
Per informazioni: 06.90964401 - upsat@comune.monterotondo.rm.it

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 12-19.12.2008-

04 dicembre 2008

Tango Argentino: con il MeditangoFestival è un super festival

Si inaugura questa sera, il 5 dicembre, una kermesse unica, dedicata ad uno dei balli più belli al mondo, il Tango Argentino. E' il MeditangoFestival, manifestaizone giunta alla sua quarta edizione, organizzata dalla Compania Meditango di Alex Cantarelli e Mimma Mercurio.
All'interno del mese di programmazione (il Festival terminerà infatti il 4 gennaio 2009), si susseguono tre sezioni -una dedicata al Tango, una al Teatro-Danza ed una alla grande
 Musica- con numerosi ospiti internazionali.
Per la prima di queste sezioni, protagonisti stasera al Salaria Sport Village, una coppia tra le più apprezzate al mondo: Esteban Moreno e Claudia Codega, fondatori della Compania Uniòn Tanguera, ballerini di rara classe, capaci di saper traghettare la tradizione del Tango verso nuove frontiere di innovazione, senza farne disperdere però l'anima.
Con loro, tre giorni di stage e due serate con esibizione; oltre sta
sera, infatti, la seconda si svolgerà domani al Barrio Tango (presso il Circolo Tennis Club Lanciani), dove verrà anche presentato il libro di Haim Burstin, Il Tango ritrovato, edito da Donzelli.
Tra gli altri artisti che faranno stage ed esibizioni, Matias Facio&Claudia Rogowsky, Thierry Le Cocq&Alexia Lyndin, e Pablo Veron, noto al grande pubblico per il film Lezioni di Tango di Sally Potter.
Per la sezione Teatro-Danza, dal 17 al 21 dicembre, in scena al Teatro Eduardo De Filippo lo spettacolo Kind of Blue-USA Contemporary times in concept (un omaggio all'album di Davis e all'America), mentre per la sezione di musica, due i concerti previsti per gennaio: quello dei Tango Crash, il 2, ed il Solo Project di Juanjo Mosalini -bandeonista d'eccellenza-, il 3.
Imperdibile, infine, l'appuntamento, per la prima volta a Roma, con una Maratona di Tango, organizzata per il 7 ed 8 dicembre, presso il Casale della Cervelletta; ospiti della serata, Virginia Uva e Cesar Agazzi.

Dal 5 dicembre al 4 gennaio
4 MeditangoFestival-International Tango Festival di Roma

5 dic: Esteban Moreno&Claudia Codega
Salaria Sport Village
Via S. Gaggio, 5
Dalle 22.30
Biglietto unico: 13 €

6 dic: Esteban Moreno&Claudia Codega + presentazione libro di Haim Burstin, Il Tango ritrovato
Barrio Tango
Via di Pietralata 135 (presso il Circolo Tennis Club Lanciani)
Dalle 22.30
Biglietto unico: 10 €

7-8 dic: TangoMaratona
Casale della Cervelletta
Via della Cervelletta, 1
Dalle 20.00 del 7 dic alle 8.00 dell'8 dic
Biglietto unico: 13 €

Per informazioni: 
+39.349.2621186

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 5-12.12.2008-

Verdi, Muti e l'Otello

Quando c'è Riccardo Muti, si registra sempre il tutto esaurito, ovunque egli diriga.

Se all'eccellenza del direttore d'orchestra che più ci invidiano uniamo uno dei pilastri del teatro di tutti i tempi, l'Otello di Shakespeare, e il compositore tra i più celebri ed interessanti, Giuseppe Verdi, non ci si può stupire che le repliche previste per l'Otello al Teatro dell'Opera per questa settimana siano andate a ruba da tempo.
Per la prima volta sul podio del teatro dell'Opera, Riccardo Muti si cimenterà in una delle opere più tormentate del compositore di Busseto; Verdi, infatti, aveva da sempre dimostrato interesse per il teatro di Shakespeare, ma l'idea di porre in musica uno dei suoi lavori gli venne solo dopo i suggerimenti di Arrigo Boito, riavvicinatosi al Maestro dopo anni di ribellione verso il mondo operistico dell'epoca.
Pertanto, su libretto riadattato proprio da Boito, Verdi compose, a fine del 1886, la partitura si musica dell'Otello, che debuttò al Teatro Costanzi nella primavera seguente; Boito e Verdi eliminarono il primo atto dell'originale della tragedia - al fine di rendere più serrata la drammaturgia- e la musica si caratterizza per numerosi elementi di novità rispetto alle opere precedenti di Verdi, tra cui la presenza di flussi musicali continui, senza cesure nette tra un atto e l'altro e tra una scena e l'altra.
Insieme all'Orchestra ed al Coro del Teatro dell'Opera (diretto da Andrea Giorgi), anche il Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del teatro dell'Opera -diretto da José Maria Sciutto-, ed otto cantanti che si alterneranno nelle repliche; in coproduzione con il Festival di Salisburgo, infine, è stato studiato un nuovo allestimento dell'opera.

6, 9, 11, 13 e 14 dicembre
Otello di Giuseppe Verdi
Riccardo Muti direttore d'orchestra
Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera
Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Teatro dell'Opera
Piazza Beniamino Gigli, 1
Infoline: 06.48160255

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 5-12.12.2008-

Selvaggia-mente facendo..

La violenza di Bill T. Jones al RomaEuropaFestival














Questa sera, presso l'Auditorium Conciliazione, ultima occasione per vedere Chapel/Chapter di Bill T. Jones, una delle icone del balletto contemporaneo statunitense, definito dal Dance Heritage Coalition "un insostituibile tesoro della danza".
Lo spettacolo -inserito all'interno della programmazione del RomaEuropa Festival- è uno dei lavori più inquietanti degli ultimi anni, articolato su tre episodi in cui protagonista è la violenza ed il suo uso da parte dei media. Tre, infatti, le storie realmente accadute e qui raccontate, anche attraverso una voce narrante; se le trame sono esplicitate dalle parole, i corpi di ben quattordici interpreti (la Arnie Zane Dance Company) danno vita alle emozioni ed agli stati d'animo dei protagonisti, con grande tecnica, bravura e chiarezza, com'è del resto nello stile di Jones.
La scenografia flessibile, opera di Bjorn Amelan, è inoltre arricchita dal video di Janet Wong; parte del pubblico è seduta sul palcoscenico intorno ai danzatori, parte in platea, a sottolineare l'importanza di una comunità e la loro valenza, in quanto testimoni di storie di ordinaria follia.

5 dicembre
Chapel/Chapter di Bill T. Jones
Auditorium Conciliazione
Via della Conciliazione, 4
Ore 20.30
Biglietti: da 18 € a 40 €

I rom di Gulistan 2008

Secondo appuntamento all'interno di Gulistan -rassegna di film, documentari e spettacoli sulle danze del Mediterraneo e dell'Asia Centrale che, con un appuntamento al mese, andrà avanti fino a marzo 2009- per l'11 dicembre, presso l'Accademia di Danza Sultana, situata vicino a Stazione Trastevere.
La rassegna, organizzata da Marialuisa Sales, ha per protagonista, come di consueto, nella prima parte della serata un documentario (giovedi sarà la volta di The Romany Trail, part. I: gipsy music into Africa, di J. Marre), seguito da una performance di danza; Natalia Bonanese presenterà dunque questa volta le danze rom e le loro evoluzioni attraverso tempi e paesi diversi.

11 dicembre
 Gulistan 2008
Accademia di Danza Sultana
Via G. da Castel Bolognese, 30/a
Infoline: 06.58301238
Ingresso con tessera associativa giornalera: 4 €; tessera associativa dell'intera manifestazione 15 €
Ingresso riservato ai soli soci; è consigliata la prenotazione

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 5-12.12.2008-

Diane Reeves, il jazz nel DNA

Con un padre tastierista e produttore musicale (George Duke), una madre trombettista ed uno zio bassista nella Denver Symphony Orchestra, Dianne non poteva certo esimersi dalla musica; da qui, a diventare una delle più grandi interpreti jazz di tutti i tempi è stato molto semplice. Dapprima l'iniziazione al jazz, gli studi di pianoforte e di canto e l'incontro con il trombettista Clark Terry - che dopo averla scoperta ne divenne il mentore- poi l'amore per la musica latinoamericana e le collaborazioni con Eduardo del Barrio e Sergio Mendez. Infine Harry Belafonte e la world music.

Questa, per sommi capi, è la biografia artistica di Dianne Reeves, vincitrice di 4 Grammy Awards per la migliore performance jazz vocale (con gli album "In the moment", "The Calling", !A Little Moonlight" e "Good Night, And Good Luck") e star del firmamento musicale che la vede vicina ad interpreti quali Ella Fitzgerald, Billie Holiday e Sarah Vaughan; l'occasione da non perdere è il suo concerto, il 9 dicembre, presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, unica data in Italia per questa bellissima voce.
Con lei anche due star della chitarra internazionale: il brasiliano Romero Lubambo e lo statunitense Russel Malone, per una serata all'insegna del jazz, della world music, delle sonorità latino-americane e dei grandi classici statunitensi, ma, soprattutto, della grande musica.

9 dicembre
Dianne Reeves in concerto
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Ore 21.00
Via P. de Coubertin
Biglietti: 25 € platea, 20 € galleria
Infoline: 06.80241281

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 5-12.12.2008-

28 novembre 2008

In viaggio con la Momboye Dance Company

“La danza è un grido e uno scritto, è creazione e memoria”. Così si presenta Georges Momboye, coreografo della Costa d’Avorio tra i più interessanti ed apprezzati al mondo. Al Teatro Olimpico solo per il 3 dicembre, all’interno della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, Momboye presenterà con la sua Compagnia due classici della danza, Prélude à l’aprés midi d’un faune di Debussy e la Sacre du printemps di Stravinskij, insieme ad una prima assoluta, commissionata dalla stessa Accademia e dalla 15esima Biennale de danse du Val de Marne, Entre ciel et terre, su musiche di Bartók.
Caratteristica della danza di Momboye è la fusione tra gli elementi propri della cultura africana -per coreografia e tematiche- e quelli delle danze moderne e contemporanee. Estremamente importante è il gesto, in cui non esistono simbolismi, bensì si hanno chiari e netti significati, con intenzioni leggibili e grande spazio all’interpretazione.
Nel Prélude, Momboye è solo in scena, dovendo incarnare un fauno che si diletta a suonare il flauto e dopo incontri amorosi con delle ninfe torna a riposare beato; questa esibizione lo ha consacrato come una sorta di Nijinskij in versione ivoriana.
Per La Sacre du printemps, sul palco con lui, invece, anche sedici giovani ballerini, che in un’ardita composizione di passi e gesti che rimandano alla tradizione africana, si misurano con la difficile musica di Stravinskij.
In Entre ciel et terre, infine, nove i ballerini protagonisti, che, insieme ai musicisti, sposano la corporeità delle simmetrie di due Quartetti per archi di Bartók, con la cultura africana e il mondo occidentale.
Un’occasione davvero imperdibile, dunque, per farsi prendere dal mal d’Africa ed ammirare tecnicismi raramente proposti in maniera così perfetta.


1 dicembre
Momboye Dance Company
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano, 17
Ore 11.00 e ore 21.00
Biglietti: da 15 € a 30 €
Infoline: 06. 3201752
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 29.11-5.12.2008-

I Carmina Burana di Carl Orff

“O Sorte, come la Luna mutevole, sempre cresci e decresci..”A prima vista nessuno riconoscerebbe questa frase scavando nella memoria, nemmeno se la si rendesse in lingua originale, il latino del XIII secolo.
Eppure, queste parole sono l’incipit di una delle opere classiche più conosciute al mondo: i Carmina Burana. Testi poetici di natura varia, scritti quasi totalmente in latino (solo 47 su 315 sono in alto tedesco), i Carmina Burana furono musicati, nel 1937, dal compositore Carl Orff, divenendo tra le pagine più belle della musica.
Coro, baritono, tenore e soprano sono gli ingredienti da aggiungere a note a volte convulse, altre maestose, incalzanti e tribali; l’effetto è una festa di ritmi e suoni entusiasmanti, il cui ascolto è facilitato dalla ripetitività ed elementarità della composizione musicale.
L’occasione, imperdibile, per essere trascinati nel clima goliardico di questi testi è il concerto, organizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presso l’Auditorium Parco della Musica per il 29 novembre, con repliche l’1 ed il 2 dicembre.
Sul podio, una bacchetta d’eccezione, attesissima dagli amanti della musica: Rafael Fruhbeck de Burgos, tra i migliori direttori d’orchestra del mondo, apprezzato per le sue capacità coloriste e di raffinatezza. Insieme all’Orchestra ed al Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, il soprano Annick Massis, il baritono Lucas Meachem ed il tenore Celso Abelo.
Ad introdurre il capolavoro musicale espressionista di Orff, i Tre Notturni di Claude Debussy, scritti per orchestra e coro femminile nel 1899 e precursori di questo genere di musica, esploso durante la Prima Guerra Mondiale ed alle cui radici si fanno risalire, erroneamente, solo le composizioni di Wagner, Mahler e Richard Strauss.


Carmina Burana di Carl Orff
Trois Nocturnes di Claude Debussy
29 novembre
1 e 2 dicembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
29 novembre ore 18.00
1 dicembre ore 21.00
2 dicembre ore 19.30
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Rafael Fruhbeck de Burgos direttore
Biglietti: dai 18 € ai 47 €
Infoline: 06.8082058


-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 28.11-5.12.2008-

Carabinieri in mostra

Al Sagrario delle Bandiere al Vittoriano si inaugura il 29 una mostra dedicata ai Carabinieri nell’identità italiana, attraverso una retrospettiva da Roma Capitale alla Grande Guerra.
Allestita fino al 18 gennaio 2009, la mostra, ad ingresso libero, promossa dal Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, ripercorre la partecipazione di questo corpo -fondato nel 1814 con le Regie Patenti di Vittorio Emanuele I di Savoia- al vivere quotidiano del Paese.
La storia dei Carabinieri viene raccontata attraverso i loro stessi protagonisti, attraverso le loro gesta e la vasta raffigurazione iconografica e popolare riproposta in mostra; immagini, dunque, ma anche oggetti e documenti presentati in un percorso diviso per sei aree tematiche che seguono l’ordine cronologico e degli eventi.
Dall’organizzazione dell’Arma, dunque, si passa alla vita quotidiana nell’Italia unita, per poi analizzare l’importante ruolo dei Carabinieri durante le calamità naturali che hanno sconvolto il nostro Paese e nel periodo del brigantaggio. Dal 1883, inoltre, i Carabinieri si stanziano anche oltremare, dove l’Italia colonialista ha conquistato terre; dal loro compito in questi luoghi da soggiogare sì, ma anche rispettare e tutelare, si passa quindi al ruolo fondamentale che il corpo dei Carabinieri ha avuto durante la Grande Guerra.
La grande storia d’Italia, dunque, vista attraverso l’evoluzione dei ruoli e dei compiti dei Carabinieri, avvalorata dai contributi storici inseriti nel catalogo della mostra, curati dal dottor Giuseppe Conti, dal dottor Roberto Bonuglia e dal dottor Flavio Carbone.


I Carabinieri nell’identità italiana. Da Roma Capitale alla Grande Guerra
29 novembre 2008- 18 gennaio 2009
Sagrario delle Bandiere – Complesso del Vittoriano
Piazza Venezia, ingresso dall’Ara Coeli
Dalle 9.30 alle 15.00 tutti i giorni, escluso il lunedi
Ingresso libero


-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 28.11-5.12.2008-

Il labirinto dei Desideri Preziosi

Si inaugura oggi, alle 18.30 presso il Tempio di Adriano, la sedicesima edizione della mostra Desideri Preziosi, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con la CNA e le altre Associazioni di settore.
Ad esporre, fino all’8 dicembre, argentieri e maestri orafi che, come ogni anno, sono stati chiamati a creare appositamente preziosi a tema: per questa edizione, si è chiesto loro di leggere la complessità labirintica del mondo globalizzato in cui viviamo, a volte celata ma ciononostante palpabile.
64 i maestri orafi romani che partecipano all’esposizione, all’interno della quale si svolge anche un concorso riservato ai giovani -dal titolo “L’Età dei Desideri”-, la cui premiazione avverrà questo pomeriggio.
Insieme alle composizioni sul tema del labirinto, sono esposte anche altre preziose creazioni; il file rouge è l’eccellenza di abili artigiani del gioiello.


Mostra Desideri Preziosi
29 novembre-8 dicembre
Tempio di Adriano
Piazza di Pietra
Ingresso liberoDalle 10 alle 22.00


-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 28.11-5.12.2008-

Alla scoperta del cioccolato

Un appuntamento mensile da novembre ad aprile per un viaggio tra i sapori della nostra tradizione, ogni volta dedicato ad un singolo alimento: questa l’idea di I sapori della terra, manifestazione di Fondazione Musica per Roma che trasforma il Teatro Studio dell’Auditorium in una sala degustazione, con tavole imbandite e percorsi grastronomici ad hoc.
Per il 1 dicembre è previsto l’incontro con il cioccolato, antico ingrediente usato nell’antichità anche per pozioni magiche. Guideranno il pubblico nel percorso Franco Rizzati dell’Offelleria Rizzati di Ferrara e Guido Gobino di Torino; accanto a loro, Vito, attore bolognese appassionato gourmet, che simpaticamente sarà il filo d’unione tra il cibo, la degustazione, la musica e le risate.
Del resto, la saggezza popolare insegna che cibo e risate sono elisir di lunga vita; meglio ancora se con un po’ di dolce in più.

1 dicembre
I sapori della terra – Il cioccolato
Auditorium Parco della Musica - Teatro Studio
Ore 21.00
Biglietto unico: 25 €Infoline: 06.80241281


-Pezzo pubbicato su RomaWeek del 28.11-5.12.2008-

22 novembre 2008

La musica "spaziale" della Sun Ra Arkestra

Concerto "dall'altro mondo" sabato 22 novembre alla Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica: sul palco, infatti, la Sun Ra Arkestra, band nata dal genio di Sun Ra e portata a Roma per il Roma Jazz Festival.

Personaggio assolutamente stravagante -dichiarava di essere nato su Saturno da una "razza di angeli", ma è quasi certo che fosse di Birmingham in Alabama-, Sun Ra, nato Herman Poole Blount, decise di chiamarsi come il dio Sole degli egizi nel rispetto della sua metologia di pensiero, divenuta nota come afrofuturismo. Il termine filosofia veniva da Sun Ra stesso rifiutato, essendo il suo pensiero piuttosto basato sulla logica e sul pragmatismo: la gente afroamericana proviene da un altro mondo e la sua condotta di vita deriva da un mix di rosacrocianesimo, pensiero cabalistico e religione egizia. 
Come uno specchio, la musica di Sun Ra non aveva confini ben definiti, non era solo jazz, ma piuttosto, come lui stesso dichiarava, un'esperienza psichica; lo stesso nome dato alla sua orchestra Arkestra -che peraltro negli anni assunse diverse denominazioni a seconda delle occasioni, diventando Omniverse Arkestra piuttosto che Myth Science Arkestra-, stava a sottolineare non solo il re-spelling della parola "orchestra", ma anche e soprattutto la mutevolezza dei suoi componenti e della natura della sua musica. 
Composizioni per pianoforte solo, dunque, ma anche per band con più di trenta strumenti; ragtime e swing, bepop e free jazz, musica elettronica e libere improvvisazioni.
A dirigere l'attuale Sun Ra Arckestra, Marshall Allen, contralto storico della band e seguace di Sun Ra anche nella vita privata; in totale, quattordici strumentisti sul palco, pronti ad eseguire le sregolate e stravaganti note del novello dio Sole.
Buon viaggio nel futuro, dunque.

22 novembre
Sun Ra Arkestra
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Via P. de Coubertin, 30
Ore 21.00
Biglietto unico: 20 €
Infoline: 06.80241281

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-

21 novembre 2008

Selvaggia-mente facendo..

L'ultimo movimento cinecoreografico del Teatro Vascello


Si conclude con due spettacoli la rassegna di danza contemporanea Movimenti Cinecoreografici al Teatro Vascello: Tell Me, della Company Blu Certini-Zerbey, ed Horror Vacui, della Compagnia Fabio Ciccalè.
Il primo- in cartellone dal 20 al 23 novembre- tratta il tema della costruzione della propria identità attraverso il dialogo con se stessi; vi sarà una scenografia virtuale, dunque, costruita con una struttra audiovisiva en direct. Coreografia, danza e voce sono di Alessandro Certini, protagonista di questo ironico dialogo dell'incomprensione, mentre l'ideazione multumediale è di Federico Bucalossi.
Dal 25 al 30 novembre, invece, conclude la rassegna Horror Vacui, una coreografia per quattro danzatori, ideata da Fabio Ciccalè.
I quattro interpreti (lo stesso Ciccalè, Federica Cutugno, Cristina Meloro e Claudia Quattrone) creano, attraverso il movimento e le sue combinazioni, una serie di composizioni-azioni visive, che, in continuo rimando tra emozioni e suggestioni, facciano reagire all'orrore che a volte ci capita di vedere e sopportare. Partendo dal vuoto culturale, dunque, si amplia lo spettro d'immagine, rrivando a toccare anche altri vuoti, compreso quello del movimento.

Movimenti Cinecoreografici
20-23 novembre: Tell Me
25-30 novembre: Horror Vacui
Teatro Vascello
Via G. Carini, 78
Biglietti: 12 € intero, 10 € ridotto
Infoline: 06.5881021

Nine Finger a RomaEuropa

Tre protagonisti -diversissimi per origine e percorso, ma al centro della scena belga- per lo spettacolo che dal 20 al 23 novembre è in cartellone al Palladium, Nine Finger; Fumiyo Ikeda, danzatrice di Osaka, nata come ballerina classica, Alain Platel, il guru del teatro-danza dall'alto dei suoi quasi due metri di statura, e Benjamin Verdonck, performer, danzatore e mimo.
Protagonista di Nine Finger è un bambino soldato africano, come lo descriverebbero i media, o una "bestia senza nazione", come invece detta il titolo del romanzo di Uzodinma Iweala, che ha ispirato il balletto; il suo nome è Agu, e come il protagonista del romanzo anche qui ha una infanzia estremamente difficile, pretesto per indagare nell'universo infantile. Mentre Verdonck interpreta le voci interiori di Agu, la Ikeada da loro corpo ed interpreta allo stesso tempo quelle della madre, degli amici, di una vita ormai assente. Una scenografia minimalista con oggetti comuni simboleggia allo stesso tempo il vuoto di Agu, della sua vita, del suo oggi e del suo domani.


Nine Finger
Dal 20 al 23 novembre
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
Infoline: 06.57332768 dalle ore 16.00

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-

Per una sera il genio di Herbie (Hancock)

Giunto quasi alla fine (il 30 novembre), il Roma Jazz Festival si è riservato per gli ultimi giorni di programmazione alcune cartucce che piuttosto sarebbe meglio definire pepite; tra queste, il concerto previsto per il 26 novembre, nella Sala Santa Cecilia, dell'Herbie Hancock Sextet.
L'incisore di uno degli album più venduti della storia (Empyrean Isles), vincitore di dodici Grammy Awards finora e parte del quintetto di Miles Davis dal 1963 a soli 23 anni, per l'occasione suonerà con il grande trombettista e compositore Terence Blanchard (autore di gran parte delle colonne sonore dei film di Spike Lee), per un concerto all'insegna sì del jazz, ma non solo.
Definire del resto Hancock solo un jazzista significa sminuirlo, nonostante la grandezza di questo genere; alla capacità compositiva, affianca infatti un'impredivibilità straordinaria, controbilanciata dall'altissimo tecnicismo e mixata con l'elettronica, il pop, il funk, l'hard bop e la musica classica. A ben guardare non c'è territorio di suoni che non abbia esplorato e vissuto questo sessantottenne che non s'è fatto sfuggire nemmeno la ricerca spirituale, come ha dimostrato il suo album del 1970, Mwandishi.
Sul palco con lui altri quattro musicisti di altissimo livello, oltre a Blanchard: James Genus al basso, Gregoire Maret all'armonica, Kendrick Scott alla batteria e Lionel Loueke alla chitarra, scoperto dallo stesso Hancock ed attualmente considerato uno dei nuovi talenti della chitarra jazz.
Il grande tastierista jazz ha in serbo dunque una serata da ricordare, in cui si farà fatica a stare composti sulle poltroncine e si avrà piuttosto quell'irrefrenabile bisogno di andare con mani e piedi a ritmo della sua indiavolata musica.

26 novembre
Herbie Hancock Sextet (feat. Terence Blanchard)
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin, 30
Ore 21.o0
Biglietti: 35 € galleria, 50 € platea
Infoline: 06.80241281

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-

Gulistan 2008: si comincia dai gitani

Si apre questa sera la rassegna Gulistan, dedicata a film e documentari sulle danze del Mediterraneo e dell'Asia Centrale, presso l'Accademia di Danza Sultana di Roma.
Il termine, che in persiano significa fiore del giardino, o rosa del giardino, sta ad indicare proprio il grande ruolo delle donne nelle danze di Paesi come l'India, l'Iran , il Marocco o la Spagna.
La rassegna, che andrà avanti con un appuntamento mensile fino a marzo 2009, si inaugura oggi con la proiezione del film Latcho Drom di Tony Gatif, un viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca delle radici della cultura nomade rom. Nell'arco di una giornata, infatti, si
 attraversa l'India e si approda in Spagna, attraversando l'Egitto, la Turchia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia e la Francia, senza perdere nulla degli elementi essenziali delle singole comunità; il documentario è del resto frutto di più di un anno di lavoro di Gatif, che, con una piccola troupe, ha girato questi Paesi alla ricerca dei gitani e delle loro comunità ed usanze.
Ad anticipare la proiezione, una performance di danza orientale contemporanea di Paola Stella, allieva di Marialuisa Sales, curatrice della rassegna e protagonista, tra l'altro, di uno spettacolo, il 23 novembre, presso la libreria Rinascita, dal titolo Mater Matuta, dedicata alle divinità femminili delle danze dai Templi dell'India del Sud. Occasione di questa seconda performance è la presentazione del libro Storie di donne, storie di dee, raccolta di racconti a cura di Clara Panascia.
I successivi appuntamenti avranno invece per protagonisti film e documentari, tra gli altri, sulle danze del nord Africa (il 23 gennaio) e dall'Iran (il 21 febbraio).

Gullistan 2008
Dal 21 novembre al 21 marzo
Accademia di Danza Sultana
Via G. da Castel Bolognese 30/A (Stazione Trastevere)
Ingresso riservato ai soci; tessera associativa giornaliera: 4 €; per l'intera rassegna 15 €
Infoline: 06.58301238

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-  

Selvaggia-mente...Classica!

La Boheme in forma semiscenica dell'Orchestra Le Muse


Con la regia di Maura Ippoliti, la versione semiscenica della Boheme è tra gli appuntamenti più attesi della stagione autunnale dell'Orchestra femminile Le Muse, diretta da Laura Simoniato. Dopo il successo dello scorso anno tributato alla Traviata, quest'anno è la storia d'amore tra Mimì e Rodolfo composta da Puccini che ha il compito di trovare nuovi spazi per la musica lirica, specie tra i giovani.
L'appuntamento, dunque, è domenica 23, presso la Chiesa Valdese di Piazza Cavour, dove con l'Orchestra tutta al femminile Le Muse ed il Coro Lirico Italiano, diretto da Renzo Renzi, si potranno ascoltare Susanna Cristofanelli (Mimì), Arianna Morelli (Musetta), Sergio Petruzzella (Rodolfo) e Piero Cappuccini (Marcello), tutti giovani e già affermati cantanti lirici italiani.

23 novembre
Bohème di Giacomo Puccini
Orchestra Femminile Le Muse
Laura Simoniato direttore
Chiesa Valdese di Roma
Via Marianna Dionigi, 59
Ore 17.00
Biglietti: 15 € intero, 10 € ridotto; 1 € per i giovani fino a 16 anni
Infoline: 06.48907461

Spettacolare Prokoviev

Ad un giovane classe 1977, Tugan Sokhiev, natìo dell'Ossezia, è affidata, per i concerti del 22, 24 e 25 novembre presso l'Auditorium Parco della Musica, la direzione di tre delle pagine più belle della letteratura sinfonica tussa: l'Overtoure La Grande Pasqua russa di Rimksij-Korsakov, le Variazioni su un tema rococò op. 33 di Cajkovskij e la Sinfonia n. 5 op. 100 di Prokoviev.
Se l'Overture di Rimskij-Korsakov si caratterizza per le melodie della liturgia ortodossa (racconta del resto il periodo che va tra il sabato della passione di Cristo e la domenica di Resurrezione) e per la dedica a Musorgskij e Borodin, la Sinfonia di Prokoviev è un inno positivista al popolo sovietico uscito vittorioso dalla Seconda Guerra Mondiale. Le Variazioni di Cajkovskij, infine, venivano considerate dallo stesso autore come uno dei suoi capolavori per violoncello ed orchestra; per non smentirlo nemmeno questa volta, la cavata sicura di Enrico Dindo.



22, 24 e 25 novembre
Russia Spettacolare
Tugan Sokhiev direttore
Enrico Dindo violoncello
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
22 novembre ore 18.00
24 novembre ore 21.00
25 novembre ore 19.30
Via P. de Coubertin, 30
Biglietti: dai 18 € ai 47 €
Infoline: 06.8082058

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-

15 novembre 2008

Con la Settimana della Storia, all'Ara Pacis si parla dei giovani

Dalla trincea alla piazza. L'irruzione dei giovani nel Novecento europeo è il tema della edizione 2008 della Settimana della Storia, curata dal dott. Luca Giansanti e dal dott. Roberto Bonuglia, ricercatori in Storia Contemporanea della facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza.

Durante la manifestazione che si terrà all'Auditorium dell'Ara Pacis dal 18 al 22 novembre, sette tavole rotonde in programma, a cui parteciperanno i maggiori storici italiani ed internazionali, tra cui il Prof. Emilio Gentile -che terrà una lectio magistralis- ed il Prof. Giovanni Sabbatucci.
Ogni incontro, secondo la formula già collaudata nella scorsa edizione, sarà preceduto dalla proiezione di documentari storici prodotti da RAI Educational; inoltre, per la prima volta visibili al pubblico, saranno proiettati dei documentari dell'Istituto Luce in occasione di una lezione multimediale - tenuta dal regista Italo Moscati e dalla storica Mirella Serri- dal titolo I giovani tra utopia e realtà: immagini inedite del Novecento italiano.
Attraverso la presentazione, il 19 novembre, del rapporto Utilità della Storia, infine, si analizzerà il consumo di storia attraverso libri, riviste ed audiovisivi, mentre il focus di questa seconda edizione evidenzierà come siano stati i sogni e le speranze delle giovani generazioni a far muovere la Storia.
Concluderà la Settimana una conferenza di Francesco Perfetti sul mito del giovanilismo.
Una Settimana, dunque, per rendersi conto che se non si conosce il passato non si può capire nè il presente nè il futuro.

Dal 18 al 22 novembre
Settimana della Storia
Auditorium dell'Ara Pacis
Entrata da Via di Ripetta
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per maggiori informazioni e per il calendario: http://www.settimanadellastoria2008.it/
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 14-21.11.2008-