John Lennon per il Darfur
"Fai un pò di rumore": l'appello di Amnesty International per porre fine alla guerra civile in Darfur è, in questa occasione, più che mai da ascoltare.
Per attirare l'attenzione pubblica sul genocidio (più di 400.000 morti) che ha corso in Sudan -dove dal 2003 la locale maggioranza nera lotta contro la minoranza araba, appoggiata dal governo centrale-, Amnesty International ha avuto la concessione da parte di Yoko Ono del catalogo da solista del marito, John Lennon. Il risultato è un doppio cd, "Make some noise-Save Darfur", presentato questa mattina contemporaneamente a Milano e a Roma.
Ad interpretare i venti brani del repertorio di Lennon, 23 tra i migliori artisti al mondo, con un impegno complessivo di oltre 50 star internazionali e 30 etichette discografiche.
L'anticipazione del doppio cd -che uscirà in tutti i negozi di dischi il 22 giugno- è stata affidata alla versione dei Green Day di "Working Class Hero", brano del 1970 all'interno del primo album ufficiale da solista di Lennon.
Dal 1 giugno, le canzoni contenute nella raccolta sono inoltre scaricabili a pagamento da internet.
Il ricavato del download digitale e della vendita dei cd sosterrà la campagna di Amnesty per il Darfur e per tutte le altre zone del mondo in cui si stanno ledendo i diritti umani.
Con l'intenzione, dunque, di creare attraverso la musica una nuova generazione di attivisti difensori dei diritti umani, molti gli artisti che hanno aderito al progetto di Amnesty: oltre ai Green Day, il doppio cd contiene anche le interpretazioni di gruppi "storici" -come gli U2, The Cure, Duran Duran, gli A-ha e gli Aereosmith-, di alcune tra le donne più famose della musica pop - Christina Aguilera, Avril Lavigne-, oltre a quelle di Youssou N'Dour, Black Eyed Peas, Lenny Kravitz, Ben Harper e R.E.M. -per l'occasione riunitisi per la prima volta in uno studio di registrazione dal 1997-.
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