Selvaggia-mente facendo..
L'ultimo movimento cinecoreografico del Teatro Vascello
Si conclude con due spettacoli la rassegna di danza contemporanea Movimenti Cinecoreografici al Teatro Vascello: Tell Me, della Company Blu Certini-Zerbey, ed Horror Vacui, della Compagnia Fabio Ciccalè.
Il primo- in cartellone dal 20 al 23 novembre- tratta il tema della costruzione della propria identità attraverso il dialogo con se stessi; vi sarà una scenografia virtuale, dunque, costruita con una struttra audiovisiva en direct. Coreografia, danza e voce sono di Alessandro Certini, protagonista di questo ironico dialogo dell'incomprensione, mentre l'ideazione multumediale è di Federico Bucalossi.
Dal 25 al 30 novembre, invece, conclude la rassegna Horror Vacui, una coreografia per quattro danzatori, ideata da Fabio Ciccalè.
I quattro interpreti (lo stesso Ciccalè, Federica Cutugno, Cristina Meloro e Claudia Quattrone) creano, attraverso il movimento e le sue combinazioni, una serie di composizioni-azioni visive, che, in continuo rimando tra emozioni e suggestioni, facciano reagire all'orrore che a volte ci capita di vedere e sopportare. Partendo dal vuoto culturale, dunque, si amplia lo spettro d'immagine, rrivando a toccare anche altri vuoti, compreso quello del movimento.
Movimenti Cinecoreografici
20-23 novembre: Tell Me
25-30 novembre: Horror Vacui
Teatro Vascello
Via G. Carini, 78
Biglietti: 12 € intero, 10 € ridotto
Infoline: 06.5881021
Nine Finger a RomaEuropa
Tre protagonisti -diversissimi per origine e percorso, ma al centro della scena belga- per lo spettacolo che dal 20 al 23 novembre è in cartellone al Palladium, Nine Finger; Fumiyo Ikeda, danzatrice di Osaka, nata come ballerina classica, Alain Platel, il guru del teatro-danza dall'alto dei suoi quasi due metri di statura, e Benjamin Verdonck, performer, danzatore e mimo.
Protagonista di Nine Finger è un bambino soldato africano, come lo descriverebbero i media, o una "bestia senza nazione", come invece detta il titolo del romanzo di Uzodinma Iweala, che ha ispirato il balletto; il suo nome è Agu, e come il protagonista del romanzo anche qui ha una infanzia estremamente difficile, pretesto per indagare nell'universo infantile. Mentre Verdonck interpreta le voci interiori di Agu, la Ikeada da loro corpo ed interpreta allo stesso tempo quelle della madre, degli amici, di una vita ormai assente. Una scenografia minimalista con oggetti comuni simboleggia allo stesso tempo il vuoto di Agu, della sua vita, del suo oggi e del suo domani.
Nine Finger
Dal 20 al 23 novembre
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8
Infoline: 06.57332768 dalle ore 16.00
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