18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



03 maggio 2008

A Roma si fa STOMP!

Nati nell'estate del 1991 a Brighton, Gran Bretagna, gli STOMP sono il risultato della collaborazione decennale tra Luke Cresswell e Steve McNicholas, l'uno percussionista autodidatta e l'altro attore, musicista e scrittore.
Il progetto STOMP, creato, finanziato e diretto da loro, era originariamente formato da sette elementi: oltre a Cresswell, anche Theseus Gerard, Fraser Morrison, Carl Smith, Nick Dwyer, David Olrod e Sarah Eddy, cui si aggiunse poi Fiona Wilkes.
Dopo aver vinto diversi premi in seguito alla prima apparizione al Bloomsbury Theatre di Londra del 1991, fino al 1994 gli STOMP hanno girato il mondo con una tournèe di grande successo, che li ha convinti a realizzare una versione del loro spettacolo con un maggior numero di elementi, proprio per poter essere contemporaneamente in diverse parti del mondo (al momento, sono tre le formazioni di STOMP che sono state create).
STOMP, dunque, nonostante sia in cartellone fisso a New York, torna a Roma dopo lo straordinario successo delle scorse stagioni al Teatro Olimpico, dal 6 al 17 maggio.
La loro è piu' che mai street art: oggetti comuni della realtà urbana - come coperchi, cerchioni delle auto, lamiere, bidoni- sono riciclati ed usati come percussioni; stessa fine fanno molti oggetti casalinghi -vale a dire sacchetti di plastica, sturalavandini, spazzoloni, scope e lavelli di cucina, ma anche bottiglie d'acqua, fiammiferi e banane-. Del resto, "stomp" significa "calpestare rumorosamente", estendibile in senso onomatopeico anche agli oggetti che rumorosamente cadono a terra; non bisogna dimenticare, poi, che per le strade del mondo molti sono i "buskers" -artisti di strada- che danno vita ad uno spettacolo il cui obiettivo è far fermare e catalizzare l'attenzione del passante.
L'importante, dunque, è produrre un suono fragoroso, anche se non con strumenti canonicamente ritenuti tali.
Inoltre, dietro il progetto STOMP, molti sono i rimandi culturali alla pop art, all'ecologismo, al fenomeno Trash delle arti figurative; non a caso, dunque, nel 2006 gli STOMP sono stati testimonial di un'iniziativa newyorkese per sensibilizzare i cittadini della Grande Mela nei confronti dell'inquinamento e di quella analoga organizzata a Milano nel 2007 in collaborazione con Legambiente, I LAV MILAN.
Il risultato di STOMP? Suoni particolarissimi e travolgenti, coreografie che rasentano numeri circensi per le acrobazie, musiche che spaziano dai ritmi tribali a quelli hip hop, dal tip tap all'heavy metal, dalla breack dance all'astrattismo.
A detta dei suoi stessi curatori, STOMP è uno spettacolo difficilmente classificabile per genere: non c'è trama nè dialoghi, ma al contempo ha due elementi chiave del teatro tradizionale, ossia il mimo e la caratterizzazione.
Ogni artista in scena, infatti, ha un personaggio specifico, con abilità artistiche diverse da quelle degli altri; attraverso il mimo e la danza ogni singola peculiarità viene messa in risalto, come fosse parte della presentazione dei personaggi in una storia. La loro missione è liberare, attraverso il ritmo, i suoni piu' comuni della nostra epoca, riconoscibili da ogni cultura, lingua o generazione.
Appuntamento dunque al Teatro Olimpico; è ora, per tutti, di fare un sonoro "stomp".

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 3-10.05.2008- 

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