18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



27 febbraio 2009

La Macedonia della Kocani Orkestar

I macedoni Kocani Orkestar sono i protagonisti del concerto del 28 febbraio all’Auditorium Parco della Musica.
Ensemble aperto, in continua mutazione, la Kocani Orkestar è una delle più apprezzate fanfare balcaniche, portatrice di suoni dell’est sapientemente mixati con le sonorità più commerciali del rock, del pop e della surf music, che creano innovative sonorità est-mediterranee.
11 gli artisti della Orkestar che si si ebisicono a Roma, cui si devono aggiungere come special guest Uri Kinrot (batteria) e Vincent Kenis (chitarre elettriche); per l’occasione viene presentato il progetto The Ravished Bride, in cui le barriere musicali sono state abilmente abbattute per dar vita ad un nuovo pop molto affascinante.
L’Orkestar prende il nome da una città macedone a pochi chilometri dalla frontiera bulgara, Kocani, densamente popolata dalla comunità tzigana; la diversa provenienza dei membri della comunità ha aumentato la già naturale predisposizione degli zingari a fondere le molteplici radici culturali, gli usi e i costumi dei luoghi attraversati fino ad allora. Nella Kocani Orkestar si ritrovano così elementi della cultura turca, influenze serbe e rumane, elementi propri della vicina Bulgaria; loro peculiarità -come, a dire il vero, di tutti gli strumentisti zingari- è l’assenza di una musica scritta e di una conoscenza delle note. Non vi sono partiture, e pochi sono i musicisti che conoscono la musica; il saper suonare uno strumento è cosa da realizzare basandosi sul proprio orecchio musicale e da trasmettere da padre in figlio, senza altri ausilii.
Ne deriva un concerto d’improvvisazione, in cui l’istinto musicale detta le regole ed i ritmi dell’esecuzione; la brass band ricrea una magia e un fascino raramente riscontrabili, produce un rock bacanico e mutante. Imperdibili.

28 febbraio
Kocani Orkestar
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Via P. de Coubertin, 34
Ore 21.00
Biglietto unico: 15 €
Infoline: 06.80241281

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 27.02-05.03.2009-

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