il Tango di Roberto Herrera
Dal 17 al 22 febbraio, al Teatro Italia, uno spettacolo da non perdere: Tango, della Compañia Argentina de Tango di Roberto Herrera.
Il perché non lo si possa perdere è semplice: innanzitutto il Tango è una danza bellissima, sposata ad una musica unica. Roberto Herrera, poi, è tra i maggiori artisti del settore, dotato di un talento universalmente riconosciuto e di un’eleganza innata. Inoltre, nello spettacolo, la musica dal vivo del Decarisimo Quinteto impreziosisce la già magica atmosfera, strutturando in due parti la performance dei ballerini.
Se inizialmente, infatti, si viene trasportati nella Buenos Aires di un’epoca d’oro, in cui il Tango faceva totalmente parte della vita quotidiana dei cittadini, tra milonghe, personaggi famosi e Caffè rinomati, nella seconda è invece la cultura ed il folklore argentino, con le sue danze tipiche quali la chacarera o la zamba, ad esser protagonista.
Sul palco, con Herrera, anche sei coppie di ballerini; ad accompagnarli, infine, musiche, tra gli altri, di Osvaldo Pugliese, Julio De Caro e Astor Piazzolla, oltre a composizioni inedite del Decarisimo Quinteto.
Roberto Herrera, quel ragazzo che roteando le ginocchia al centro del Ballet Folklorico Argentino riusciva a distrarre Osvaldo Pugliese dalla tastiera del suo pianoforte, torna dunque sulla scena come carismatico portavoce di una danza e di una cultura che, sebbene oggigiorno sia stata rivalutata ed apprezzata, non è immune tuttavia da luoghi comuni ed improvvisati artisti. Se a Buenos Aires tutti (o quasi) infatti ballano il Tango, per saperlo ballare, però, servono non solo tecnica e formazione, ma soprattutto una totale capacità d’ascolto del proprio e dell’altrui corpo.
Perché il Tango è un dialogo a due senza parole; e non tutti sono in grado di farlo. Herrera certamente si.
Dal 17 al 22 febbraio
Tango
Compañia Argentina de Tango di Roberto Herrera
Teatro Italia
Via Bari, 18
Tutte le sere ore 21.00, sabato ore 17.00 e ore 21.00, domenica ore 17.30
Biglietto unico: 23 €
Infoline: 06. 44239286
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 13-19.02.2009-
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