Il Tango di Paganini
Il 4 luglio, a Teatro di Ostia Antica -all’interno di Cosmophonies- va in scena lo spettacolo Amor de Tango, con coreografie di Ruben Celiberti e musiche di Piazzolla e Gardel.
Protagonista dello spettacolo è Raffaele Paganini, ballerino con una carriera invidiabile anche per duttilità, fascino e capacità.
-Maestro, ci può parlare di questo suo ultimo lavoro, Amor de Tango?
Lo spettacolo trae ispirazione da un mio grande amore: Astor Piazzolla. Qualche tempo fa ho voluto imparare a ballare il tango; poi mi son montato la testa decidendo di farci uno spettacolo. Con Carlo Pesta è nata l’idea di unire ad alcuni ballerini del Balletto di Milano anche dei musicisti che suonassero dal vivo (il Trio musicale Aedòn) ed alla fine è nato Amor de Tango.
-Ha iniziato come ballerino classico, ha fatto musical ed ora balla il Tango. C'è qualcosa che la affascina particolarmente in questa danza?
Mi affascina molto che sia l’uomo che porti la donna, che ne decida i passi; mi piace, almeno nella danza, avere il timone in mano.
-A proposito di musical, invece, ci può raccontare come è approdato a questo genere?
Per ridere, per sbaglio, perchè ne parlavano tutti! Non mi sono mai sentito un artista da musical; poi ho incontrato Rossana Casale e abbiamo iniziato a lavorare per Un americano a Parigi. Dopo ho incontrato la Compagnia della Rancia e Saverio Marconi, che ha iniziato a produrmi; sono seguiti tutti gli altri musical.
-C'è uno spettacolo che avrebbe voluto fare e che ancora non l'ha vista protagonista?
Si, quello che devono ancora scrivere! Sono fortunato; ho fatto tutti I ruoli che piu’ mi interessavano e che piu’ mi si addicevano, quelli piu’ inerenti alla danza.
-Quale è il ruolo a cui è piu' affezionato?
Sicuramente Il Corsaro, perchè mi ha dato la possibilità di valutare le mie doti da ballerino e di farmi conoscere nel mondo della danza internazionale; è un balletto estremamente classico e richiede grandi virtuosismi. Lì mi son sbizzarrito ad inventare passi e salti, tant’è che oggi esistono passi col mio nome, come il salto “doppio Paganini”!
-Ha una sua compagnia; perchè crearne una?
Decidere di creare una compagnia è stato tutt’uno col notare che non ci sono compagnie italiane nuove, perchè I ministeri propongono e promuovono solo quelle vecchie ed obsolete che fanno solo una danza simile. La danza non si deve e non si può gestire con la politica, ma deve essere gestita da danzatori; servono professionisti, con esperienza, che possano creare una compagnia in cui I giovani talenti possano crescere e far evolvere la danza, che naturalmente si modifica nel tempo. Stesso discorso per I teatri; è vergognoso che tutto ciò che riguarda l’arte sia gestito da un politico anzichè da un artista.
-Ogni artista ha un gesto scaramantico prima di entrare in scena. Il suo qual'è?
Faccio una cosa che un ballerino non dovrebbe mai fare: mi accendo una sigaretta prima di uscire sul palco; è un rituale che compio da piu’ di trent’anni!
Amor de Tango
Cosmophonie 2008
Teatro di Ostia Antica
Viale dei Romagnoli 717 –Ostia Antica
Ore 21.30
Protagonista dello spettacolo è Raffaele Paganini, ballerino con una carriera invidiabile anche per duttilità, fascino e capacità.
-Maestro, ci può parlare di questo suo ultimo lavoro, Amor de Tango?
Lo spettacolo trae ispirazione da un mio grande amore: Astor Piazzolla. Qualche tempo fa ho voluto imparare a ballare il tango; poi mi son montato la testa decidendo di farci uno spettacolo. Con Carlo Pesta è nata l’idea di unire ad alcuni ballerini del Balletto di Milano anche dei musicisti che suonassero dal vivo (il Trio musicale Aedòn) ed alla fine è nato Amor de Tango.
-Ha iniziato come ballerino classico, ha fatto musical ed ora balla il Tango. C'è qualcosa che la affascina particolarmente in questa danza?
Mi affascina molto che sia l’uomo che porti la donna, che ne decida i passi; mi piace, almeno nella danza, avere il timone in mano.
-A proposito di musical, invece, ci può raccontare come è approdato a questo genere?
Per ridere, per sbaglio, perchè ne parlavano tutti! Non mi sono mai sentito un artista da musical; poi ho incontrato Rossana Casale e abbiamo iniziato a lavorare per Un americano a Parigi. Dopo ho incontrato la Compagnia della Rancia e Saverio Marconi, che ha iniziato a produrmi; sono seguiti tutti gli altri musical.
-C'è uno spettacolo che avrebbe voluto fare e che ancora non l'ha vista protagonista?
Si, quello che devono ancora scrivere! Sono fortunato; ho fatto tutti I ruoli che piu’ mi interessavano e che piu’ mi si addicevano, quelli piu’ inerenti alla danza.
-Quale è il ruolo a cui è piu' affezionato?
Sicuramente Il Corsaro, perchè mi ha dato la possibilità di valutare le mie doti da ballerino e di farmi conoscere nel mondo della danza internazionale; è un balletto estremamente classico e richiede grandi virtuosismi. Lì mi son sbizzarrito ad inventare passi e salti, tant’è che oggi esistono passi col mio nome, come il salto “doppio Paganini”!
-Ha una sua compagnia; perchè crearne una?
Decidere di creare una compagnia è stato tutt’uno col notare che non ci sono compagnie italiane nuove, perchè I ministeri propongono e promuovono solo quelle vecchie ed obsolete che fanno solo una danza simile. La danza non si deve e non si può gestire con la politica, ma deve essere gestita da danzatori; servono professionisti, con esperienza, che possano creare una compagnia in cui I giovani talenti possano crescere e far evolvere la danza, che naturalmente si modifica nel tempo. Stesso discorso per I teatri; è vergognoso che tutto ciò che riguarda l’arte sia gestito da un politico anzichè da un artista.
-Ogni artista ha un gesto scaramantico prima di entrare in scena. Il suo qual'è?
Faccio una cosa che un ballerino non dovrebbe mai fare: mi accendo una sigaretta prima di uscire sul palco; è un rituale che compio da piu’ di trent’anni!
Amor de Tango
Cosmophonie 2008
Teatro di Ostia Antica
Viale dei Romagnoli 717 –Ostia Antica
Ore 21.30
Biglietti: da 17 € a 33 €
Infoline: 348.3043042
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 28.06-05.07.2008-
Nessun commento:
Posta un commento