Quando c'è Riccardo Muti, si registra sempre il tutto esaurito, ovunque egli diriga.
Se all'eccellenza del direttore d'orchestra che più ci invidiano uniamo uno dei pilastri del teatro di tutti i tempi, l'Otello di Shakespeare, e il compositore tra i più celebri ed interessanti, Giuseppe Verdi, non ci si può stupire che le repliche previste per l'Otello al Teatro dell'Opera per questa settimana siano andate a ruba da tempo.
Per la prima volta sul podio del teatro dell'Opera, Riccardo Muti si cimenterà in una delle opere più tormentate del compositore di Busseto; Verdi, infatti, aveva da sempre dimostrato interesse per il teatro di Shakespeare, ma l'idea di porre in musica uno dei suoi lavori gli venne solo dopo i suggerimenti di Arrigo Boito, riavvicinatosi al Maestro dopo anni di ribellione verso il mondo operistico dell'epoca.
Pertanto, su libretto riadattato proprio da Boito, Verdi compose, a fine del 1886, la partitura si musica dell'Otello, che debuttò al Teatro Costanzi nella primavera seguente; Boito e Verdi eliminarono il primo atto dell'originale della tragedia - al fine di rendere più serrata la drammaturgia- e la musica si caratterizza per numerosi elementi di novità rispetto alle opere precedenti di Verdi, tra cui la presenza di flussi musicali continui, senza cesure nette tra un atto e l'altro e tra una scena e l'altra.
Insieme all'Orchestra ed al Coro del Teatro dell'Opera (diretto da Andrea Giorgi), anche il Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del teatro dell'Opera -diretto da José Maria Sciutto-, ed otto cantanti che si alterneranno nelle repliche; in coproduzione con il Festival di Salisburgo, infine, è stato studiato un nuovo allestimento dell'opera.
6, 9, 11, 13 e 14 dicembre
Otello di Giuseppe Verdi
Riccardo Muti direttore d'orchestra
Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera
Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Teatro dell'Opera
Piazza Beniamino Gigli, 1
Infoline: 06.48160255
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 5-12.12.2008-
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