Il maestro belga che cacciava talenti. Thierry Salmon
Thierry Salmon era un regista belga, morto a 41 anni nel 1998. Come artista predilesse sempre, nei suoi spettacoli, il lavoro con giovanissimi, spesso nemmeno usciti dalle scuole; a caratterizzare il suo operato, erano gli stadi successivi dei suoi progetti, tutti itineranti, al fine di poter misurare le proprie capacità attoriali in diverse lingue.
Il Progetto a lui intitolato ha recuperato le peculiarità del lavoro di Salmon e lo ha unito all'esperienza pedagogica dell'Ecole des Maîtres, il corso internazionale di perfezionamento teatrale avviato nel 1990 tra Italia, Francia e Belgio. Recentemente, il Progetto Thierry Salmon si è esteso a due nuovi partner europei, la Spagna ed il Portogallo, in concomitanza con il suo inserimento nell'ambito del Programma Cultura 2000.
Diretto ed ideato da Franco Quadri, il Progetto Thierry Salmon -vincitore del Leone d'Oro del Futuro nella recente Biennale di Venezia- è un corso itinerante di formazione teatrale, il cui obiettivo è mettere in relazione giovani attori di diverse nazionalità -formatisi nelle accademie d’arte drammatica e nelle scuole di teatro d’Europa e già attivi come professionisti - con rinomati registi della scena internazionale.
Ciò che si vuole produrre è un'esperienza personale di crescita attraverso uno studio più variegato sia delle metodologie attoriali che delle pratiche delle messe in scena, in uno scambio di competenze d'alto profilo che avviene nel corso di atelier itineranti della durata di due mesi.
A guidare questa terza edizione del Progetto sono stati chiamati Antonio Latella e Pippo Delbono,
registi di due diversi atelier itineranti, indipendenti l'uno dall'altro ma eseguiti in contemporanea nel corso dell'estate appena passata. Ogni progetto ha visti coinvolti 15 stagisti rappresentanti di tutti e cinque i Paesi del Progetto; se il Pericle è il frutto del lavoro di Latella, Delbono, con il suo atelier La danza del corpo e delle parole, ha prodotto uno studio sulle parole silenzione, sull'immobilità, l'incontro e la poesia.
-Pezzo uscito sul Quotidiano della Sera di Roma il 26/09/2007-
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