Romeo e Giulietta: la rivolta di Berlioz
Torna sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia uno dei direttori d’orchestra più amati e più apprezzati: Lorin Maazel, direttore della New York Philarmonic. E lo fa con uno dei compositori più congeniali al suo spirito eclettico, Berlioz; del francese, Maazel ha scelto la Sinfonia drammatica Roméo et Juliette, per soli, coro e orchestra.
Pur apprezzando le composizioni di poeti e letterati, Berlioz, però, nel comporre il suo Romeo e Giulietta non scelse la via del teatro d’opera; nessuno dei solisti vocali, cui è concesso un tempo limitato per durata, infatti, impersona i due giovani amanti, ma coro ed orchestra sono piuttosto chiamati ad illustrare ed esaltare i momenti più significativi della vicenda.
La parola chiave delle sette parti della sinfonia drammatica di Berlioz è la passione, che pulsa dalle note e fa scaturire una narrazione che sembra discostarsi molto dalla drammaticità shakespeariana. Sottolineando l’importanza dell’aspetto strumentale chiamandola Sinfonia drammatica, Berlioz sfrutta infatti ai massimi livelli le possibilità armoniche dell’orchestra, rendendola vera protagonista del dramma; l’orchestra, anche quando il protagonista è il solista vocale, non si limita ad accompagnarlo, bensì ad amplificare la forza espressiva delle sue parole. Coro e solisti dunque, al servizio dell’orchestra, e non il contrario.
La grandezza di Berlioz è rendere gli eventi che portano alla morte dei due giovani come fatti ineluttabili, indipendenti dalla loro personale vicenda; un emozionante racconto atemporale degli eventi, dunque, avrà in Maazel un eccezionale regista.
18, 20 e 21 aprile
Roméo et Juliette di Berlioz
Lorin Maazel direttore
Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin
18 aprile ore 18.00
20 aprile ore 21.00
21 aprile ore 19.30
Biglietti: dai 18 € ai 47 €
Infoline: 06.8082058
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 17-23.04.2009-
Pur apprezzando le composizioni di poeti e letterati, Berlioz, però, nel comporre il suo Romeo e Giulietta non scelse la via del teatro d’opera; nessuno dei solisti vocali, cui è concesso un tempo limitato per durata, infatti, impersona i due giovani amanti, ma coro ed orchestra sono piuttosto chiamati ad illustrare ed esaltare i momenti più significativi della vicenda.
La parola chiave delle sette parti della sinfonia drammatica di Berlioz è la passione, che pulsa dalle note e fa scaturire una narrazione che sembra discostarsi molto dalla drammaticità shakespeariana. Sottolineando l’importanza dell’aspetto strumentale chiamandola Sinfonia drammatica, Berlioz sfrutta infatti ai massimi livelli le possibilità armoniche dell’orchestra, rendendola vera protagonista del dramma; l’orchestra, anche quando il protagonista è il solista vocale, non si limita ad accompagnarlo, bensì ad amplificare la forza espressiva delle sue parole. Coro e solisti dunque, al servizio dell’orchestra, e non il contrario.
La grandezza di Berlioz è rendere gli eventi che portano alla morte dei due giovani come fatti ineluttabili, indipendenti dalla loro personale vicenda; un emozionante racconto atemporale degli eventi, dunque, avrà in Maazel un eccezionale regista.
18, 20 e 21 aprile
Roméo et Juliette di Berlioz
Lorin Maazel direttore
Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin
18 aprile ore 18.00
20 aprile ore 21.00
21 aprile ore 19.30
Biglietti: dai 18 € ai 47 €
Infoline: 06.8082058
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 17-23.04.2009-
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