18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



10 ottobre 2007

Da Einstein a Moccia. 3 Metri sopra il cielo

C'era una volta E=mc2. Ma era Einstein, il 1905 e la teoria della relatività.
Poi, è arrivato il cellulare e i messaggini; i pochi caratteri disponibili hanno obbligato gli individui a contrarre la lingua italiana, generando nuovi acronimi. Sono nati, quindi, i vari TVB, TPT, le abbreviazioni e l'uso di simboli matematici e segni d'interpunzione al posto delle parole.
Federico Moccia poi, nel 1992, ha pubblicato "Tre metri sopra il cielo". Quando nel 2004 Luca Lucini ne ha fatto un film, oltre a lanciare come sex symbol Riccardo Scamarcio, ha coniato la formula 3MSC per abbreviarne il titolo.
Oggi, 3MSC è diventato anche un musical, che ha debuttato ieri sera al Teatro Olimpico di Roma, dove resterà fino al 4 novembre.
Platea piena di attori e adolescenti, che, sulla storia di Step -bullo dal cuore buono ma dall'aggressività incontrollata- e Babi -la figlia perfetta della borghesia romana- hanno sognato mentre percorrevano Corso Francia o Ponte Milvio, entrambi luoghi di loro gesti d'amore.
Nel ruolo di Step un Massimiliano Varrese dalla faccia troppo da bravo ragazzo per poter essere un buon "duro dal cuore tenero". Alcune canzoni, inoltre, fanno venire il dubbio siano cantate in playback; ma, si sa, le prime piogge portano anche i primi malori. Nei panni di Babi, Martina Ciabatti, sconosciuta ventenne che rimanda nel look alla Cuccarini dei tempi di Grease; quello che però di certo le accomuna è, almeno per ora, solo il colore dei capelli.
Di gran lunga superiori ai protagonisti, gli interpeti di Pollo e Pallina, rispettivamente i migliori amici di Step e Babi; Massimiliano Pironti e Nadia Scherani si sono distinti sia per le capacità attoriali che per l'ottima presenza scenica. Pironti, inoltre, è dotato di grande carisma e potenza vocale, fortunatamente in grado di destare un pubblico un pò assonnato già dopo pochi minuti dall'inizio dello spettacolo.
In molti, infatti, nel corso delle oltre due ore del musical, si sono dovuti assentare dalla poltrona; colpa, forse, dei molti dialoghi (ripresa fedele di quelli del libro), specie nella prima parte.
Se Carlo Spanò nei panni del papà di Babi ha favorevolmente colpito nel II atto, Chiara Sarcinella (la sorella di Babi, Daniela), Alberto Galetti (Schello) e Leonardo Di Minno (il Siciliano), sono state presenze piacevoli fino alla fine, così come Carlotta Cannata (nel duplice ruolo della mamma sia di Step che di Babi) e soprattutto Andrea Verzicco (Paolo, il fratello di Step).
Prodotto da Palazzo Irreale, il musical diretto da Mauro Simone non ha deluso solo per i due protagonisti; almeno nella prima parte, infatti, le coreografie di Anna Rita Larghi non sono state particolarmente degne di nota, sebbene abbiano rimandato alle movenze tipiche degli anni 80, periodo in cui è ambientata la storia. A giustificare i pochi passi, forse, la necessità di far mantenere il fiato ai cantanti-ballerini; tuttavia, il ricordo delle acrobazie dei cantanti d'oltreoceano fa venir meno qualsiasi indulgenza a riguardo.
Le scenografie di Gabriele Moreschi hanno eliminato Roma come sfondo della narrazione (ora diventato una qualsiasi metropoli italiana), e se i costumi di Paola Brunello erano perfetti, le musiche di Giovanni Maria Lori e Marcello De Toffoli di originale avevano solo i testi, dato che quasi tutti i brani avevano fraseggi musicali di altre note canzoni, italiane e straniere.

-Pezzo uscito sul Quotidiano della Sera di Roma del 10/10/2007-

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