Il teatro magico dei Mummenschanz
Dal 3 all'8 febbraio un gradito ritorno sul palco del Teatro Olimpico: quello dei Mummenschanz, compagnia svizzera di teatro visivo tra le più famose al mondo.
Bisogna ringraziare l'Accademia Filarmonica Romana se di potrà assistere allo spettacolo 3 x 11, una retrospettiva dei 33 anni di successo della compagnia, messo in scena per la prima volta nel 2006 al Teatro di Sidney e da allora portato in tournèe nel mondo con successo strepitoso.
Fondata nel 1972 da Bernie Schurch, Andres Bossard e Floriana Frassetto, i Mummenschanz (fusione delle parole "mummen" -maschera del Medioevo indossata da chi giocava a carte o a dadi per soldi-, e "schanz" -sorte-) si caratterizzano per lo stile particolarissimo: unendo senso del divertimento ed immaginazione, hanno infatti creato un linguaggio teatrale non verbale,
trascendente dalle normali barriere culturali e linguistiche. Il loro è un teatro di movimento, in cui oggetti che dalla nostra società sono stati depauperati nel valore (sacchetti dilatati, bidoni, stralci di stoffa, pezzi di cartone o gommapiuma), incarnano invece sul palco, attraverso il loro modellamento e movimento, fantasmagorici essere animati che riescono a dialogare, pur senza parlare, con il pubblico.
Dopo la morte nel 1992 di Bossard, i Mummenschanz hanno creato una fondazione omonima con l'apporto di alcuni amici, dando vita a nuovi spettacoli e coinvolgendo altri attori; da allora, i Mummenschanz sono diventati una formazione di quattro artisti, essendosi aggiunti alla originale Raffaella Mattioli e Pietro Montandon (da gennaio 2008).
Con questa nuova veste, dunque, e con l'apporto tecnico di Ueli Riegg, si presentano al pubblico romano, certi di creare, ancora una volta, una magia irresistibile; davanti alle loro esibizioni, infatti, si può rimanere perplessi, stupiti, sbalorditi o divertiti.
In ogni caso, si resta ammaliati.
Dal 3 all'8 febbraio
3 x 11
Mummenschanz
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabricano, 17
Fino al 6 febbraio, ore 21.00; il 7 febbraio ore 17.30 e 21.00; l'8 febbraio ore 17.30
Biglietti: da 25 € a 32 €
Infoline: 06.3265991
-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 30.01-06.02.2009-
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