Timone d'Atene. Shakespeare a Cosmophonies, Ostia Antica
Questa sera in scena, presso il Teatro di Ostia Antica, all'interno del Festival Cosmophonies, il "Timone di Atene" di Shakespeare, per la regia di Jurij Ferrini.
L'opera, dei primi anni del 600, narra la storia di un uomo solo, Timone, finito sul lastrico per la sua prodigalità e generosità verso gli amici, da lui ritenuti quanto di più prezioso al mondo. Timone è un uomo puro, che cerca conforto per i suoi lutti nell'amicizia, cui si dedica da idealista. In un momento di difficoltà economica, dovuto proprio alla sua generosità, tuttavia, Timone, lacerato interiormente, va a vivere in una foresta, abbandonato da tutti quelli che fino a poco prima si erano dichiarati suoi amici. Nonostante la terra gli faccia trovare come riscatto del dolore una miniera d'oro, Timone è però così disgustato dall'atteggiamento avido degli uomini da decidere di continuare a vivere in povertà nella foresta, cibandosi di erbe e radici, deluso da una società in cui la sua purezza ed il suo idealismo sono un'arma a doppio taglio.
A vestire i panni di Timone, in una versione rivisitata in stile brechtiano, è Pino Quartullo, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.
Come mai, signor Quartullo, la scelta di rappresentare uno dei drammi shakespeariani meno noti al pubblico?
«Questo inverno ero a Verona per lo spettacolo "Quella del piano di sopra" di Chesnot, con la regia di Proietti -premette Quartullo-, quando il direttore artistico del Festival Shakespeariano, Savorelli, mi ha chiesto di proporre un testo per l'edizione di questa estate. Ho subito pensato al "Timone d'Atene", anche perchè da quando il festival è nato, nel 1948, non è mai stata rappresentato a Verona. Dopo aver visto Ferrini in uno spettacolo di Brecht come attore e regista, poi, gli ho proposto di curarne la regia; ne è restato talmente entusiasta da decidere di coprodurlo insieme a me».
Ferrini ha dichiarato di aver ideato l'allestimento dell'opera appositamente sulla sua persona. Che cosa ha in comune lei con Timone?
«Siamo entrambi scapestrati, ironici, paradossali e generosi fino all'estremo, accomunati anche dall'esperienza di amicizie interessate. Specie in un mondo che "piange ridendo e non piangendo", -prosegue l'attore, parafrasando Shakespeare- condivido con Timone l'idea che i soldi siano il marcio del mondo».
Superato il momento di difficoltà delle scorse settimane, Cosmophonies porta, in anteprima nel Lazio, uno spettacolo attuale, il cui protagonista è un novello Cristo, contaminato dalle idee marxiste sui danni del capitalismo senza limiti.
Dopo "Timone d'Atene", Cosmophonies proporrà per luglio il Gran Galà di Strauss (il 27), le Stelle dell'Operetta di Budapest (il 28) ed Ascanio Celestini (il 29), concludendo la X edizione con il concerto degli Earth Wind & Fire (il 31); "Il Timone", invece, andrà in tournèe, approdando anche a Civitavecchia, dove è in corso "Civitavecchia in Festival", diretto dallo stesso Quartullo.
-Pezzo uscito il 26/07/2007 sul Quotidiano della Sera di Roma-
1 commento:
Hace algunos años estuve en Italia: roma, orvieto, perugia. Estudié en la academia dante algieri, en florencia.
ya, pero de eso hace mucho. Me gusta tu blog, lo he añadido al mío.
auguri,
rafael, de http.//lineas-de-fuego.blogspot.com
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