Silvia Salemi. "Il mutevole abitante del mio solito involucro"
Il 7 maggio, presso il Jet Set -locale di prossima apertura in zona Eur, a Roma- Silvia Salemi -o meglio, "la zita", come più volte nel corso della serata, s'è divertita a definirsi-, ha presentato alla stampa il suo ultimo lavoro, "Il mutevole abitante del mio solito involucro", in uscita nei negozi da venerdì 11 maggio.
Dopo quattro anni di assenza dalle scene e presenza totale nella sua vita (nel frattempo, infatti, s'è sposata e ha partorito Sofia), torna una Silvia diversa da quella che eravamo abituati ad ascoltare.
Nel corso della serata, infatti, questa sicula dal sorriso disarmante e dagli occhi grandi e profondi, ne ha dato ampia dimostrazione; ha presentato alcuni brani del suo ritorno sulla scena musicale, dimostrando alla platea -comodamente seduta ai tavoli, con pancia piena e bicchiere di buon vino!- di non essersi affatto "rammollita" o addolcita "eccessivamente" con la gravidanza, ma anzi di avere una gran voglia di sfogare sul palcoscenico tutta la carica di "femmina e voce possente" che possiede e che, con sua estrema gioia, ha tuttavia dovuto mettere da parte per prendersi cura della sua bimba.
Un viaggio attraverso la forza e la dolcezza, la passione e la malinconia, ritmi ballerini e dolci ballate, tra cui un omaggio alla sua terra, "Domenica siciliana", per portare alla ribalta «anche il volto sano della Sicilia e non solo quello disgraziato di tragedie».
In radio dal 20 aprile è invece il primo singolo di quest'album, che ne costituisce anche il titolo, "Il mutevole abitante del mio destino" ed il cui video, girato nella splendida Orvieto, ha visto l'esordio di Beppe Fiorello nelle vesti di regista. Un singolo che, secondo Silvia, è «il simbolo di una libertà conquistata faticosamente ma ostinatamente negli anni; una libertà stilistica, intellettuale e morale».
La co-produzione insieme a Nando Sepe e l'esser stata co-autrice dei dieci pezzi insieme a Giampiero Artegiani, le ha permesso di prendersi la libertà di scrivere ciò che voleva condividere con gli altri, senza doversi preoccupare «delle esigenze dei discografici, ma avendo ampia libertà di ragionare su ogni singolo accordo senza fretta».
Il risultato è un album ricco di femminilità, intesa nel senso pieno della parola, con le luci ed ombre che appartengono a tutti ma che bisogna avere il coraggio non solo di riconoscere, ma anche di mostrarle con fierezza e dolcezza, in quanto parti di un unico essere, assolutamente speciale.
-Pezzo uscito il 09/05/07 su www.lineamusica.it
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