Una Leone-ssa per Amnesty International. Al Teatro Vittoria di Roma.
"Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene.
A uno di quelli gli ho rotto la mano: mi ci è voluta tutta la faccia, ma ce l'ho fatta".
Se non appartenesse al repertorio di Woody Allen, questa freddura potrebbe essere l'ironico inizio dello spettacolo di Cinzia Leone, 48 anni, che andrà in scena domenica 27 maggio al Teatro Vittoria. Con questa serata, organizzata insieme all'Associazione Puntoeacapo, la Leone sosterrà la campagna di Amnesty International contro la violenza sulle donne, presentando per l'ultima volta dopo due anni di tournèe il suo "Poche idee ma molto confuse".
Una performance dissacratoria ed irriverente, in linea con lo spirito di una donna che di leonino non ha solo la capigliatura; in questo spettacolo, infatti, l'attrice ed autrice vuole mettere in ridicolo la moda di spettacolarizzare anche gli eventi più banali del quotidiano. Occi ci si illude di poter cambiare la realtà che non piace attraverso "effetti speciali" -migliorando il look grazie alla chirurgia estetica, ad esempio, o partecipando ad un reality televisivo-, senza tuttavia rendersi conto che in realtà, nella sostanza delle cose, nulla cambia per davvero.
Nulla di più adatto quindi per riportare al centro dell'attenzione i veri problemi delle donne in molti paesi anche "civilizzati", che riderci su, grazie a quelli più superficiali su cui la Leone ironizza con maestria. Questo deve aver pensato l'Associazione Puntoeacapo ed Amnesty International chiedendo ad una donna che sulla sua pelle ha vissuto importanti problematiche, di sostenere altre donne vittime di un male non direttamente dipendente da loro.
La condizione della donna nel 2007 continua ad essere un tema di tragica attualità. Sono in tante ad essere picchiate, maltrattate, violentate se non uccise, per mano dei loro mariti o partner, e subiscono, in molti paesi, l'inesistenza o l'inadeguatezza di legislazioni e politiche atte a combattere la violenza domestica. Amnesty International ha da poco tracciato un programma in quattordici punti indirizzato ai governi, affinché si concentrino maggiormente sul problema.
La campagna poggia le basi sulla Piattaforma d'azione di Pechino firmata dodici anni fa con l'intento di salvaguardare in modo particolare le donne di tutto il mondo, nel rispetto più generale dei diritti inalienabili ed indivisibili della persona; una campagna, tuttavia, che dopo anni dalla firma di questo documento sottolinea la persistenza del problema.
"Un nuovo spot per stare meglio?" -scrive la Leone nel suo blog www.cinzialeone.com- "Stati d'ansia?Angoscia? Preoccupazione? Non fumare, non mangiare, non prendere una qualunque pasticca...prenditi Percul. Percul non è un medicinale, è un rimedio assolutamente naturale. Basta raccontarsi una semplice stronzata durante lo stato di preoccupazione. Prendendoti Percul ritroverai tutta la superficialità di cui hai bisogno".
Ma se invece non avete intenzione di seguire il "consiglio", partecipate allo spettacolo.
La Leone lo proporrà gratuitamente come suo personale contributo all'iniziativa di Amnesty, e il ricavato della vendita dei biglietti (15 euro) sarà interamente devoluto al lavoro del Movimento per la difesa dei diritti umani. Il Teatro Vittoria, da parte sua, ha eliminato i cos\ti di prevendita al botteghino, proprio a sostegno di questa manifestazione.
-Pezzo uscito il 24/5/07 sul Quotidiano della Sera di Roma-
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