18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



23 marzo 2008

Opera y Flamenco: tra Verdi e le zarzuele

Fusione perfetta tra canto lirico, tradizione della zarzuela spagnola ed il fascino della danza gitana: ecco gli ingredienti che hanno fatto di Opera y Flamenco lo spettacolo in programmazione ininterrotta dal 2004 nel prestigioso Teatro Poliorama di Barcellona.
Ed ecco spiegato anche perché per i romani è un’occasione davvero imperdibile quella che l’Auditorium propone per il 25 marzo; nella Sala Sinopoli, infatti, alle ore 21.00, per la prima volta in Italia, proprio questo spettacolo verrà messo in scena dalla Ensamble Flamenco e dall’Orchestra dell’Opera di Barcellona.
Protagonisti dello spettacolo sono Carmen -Katia Moro- e Josè -Ivan Alcalà-, la cui storia d’amore viene narrata dalle loro coscienze, interpretate dalla mezzosoprano Griselda Ramon e dal tenore Oscar Marin. Partendo dalla Carmen di Bizet e passando per Il Trovatore e La forza del destino di Verdi, non mancano in Opera y Flamenco autori spagnoli quali De Falla, Penella Augustine Lara e Sorozabal, generando così uno spettacolo in cui la grande lirica si sposa alla perfezione con flamenchi e zarzuele scritte appositamente per la narrazione attraverso la voce, le chitarre e la danza.
Visto da più di 80.000 spettatori in Spagna, Opera y Flamenco si presenta come uno dei rarissimi spettacoli dedicati alle arti, al di là delle matrici etniche che hanno generato una danza o una armonia. Se il flamenco come espressione musicale e danzante, infatti, nacque dalla commistione di etnie diverse -fondamentalmente analfabete e che perciò avevano nell’oralità la loro unica possibilità di tramandare le proprie tradizioni e la propria storia-, la lirica italiana ha per oggetto principale temi storici, dopo la sua nascita come mezzo d’intrattenimento e la sua successiva separazione dai generi propriamente comici (la c.d. opera buffa), dal Grand opéra e da quello teatrale-drammaturgico.
Unire questi due generi così diversi, dunque, le arie di Verdi e i balletti di De Falla (celebre il suo El amor brujo), le armonie di Bizet con le zarzuele di Penella è stato un esperimento azzardato, ma, a quanto pare, assolutamente vincente.

Opera y Flamenco
25 marzo ore 21.00
Sala Sino poli
Auditorium Parco della Musica
Viale P. de Coubertin
Biglietti dai 30 ai 44 €
Per info: 06. 4826296
www.operayflamenco.com

-Pubblicato su RomaWeek del 22-29.03.2008-

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