Sanremo 2007: niente Nobel per una manifestazione sempre più boccheggiante
Udite, udite: la Montalcini è stata bocciata a Sanremo! O meglio, come dicono gli organizzatori della manifestazione più bistrattata ma seguita della primavera televisiva, è stata "non accolta".
Attenzione però, non è che, causa mancanza dei fondi per la ricerca, l'arzillo premio Nobel ultranoventenne ha deciso di cambiare mestiere. Bensì, ha tentato ciò che il dottor Frankenstein avrebbe voluto fare sicuramente se fosse vissuto in questo secolo: "riportare in vita" i Jalisse, duo sconosciuto, portato agli albori e poi scomparso dopo la loro clamorosa vittoria nel Festival di Sanremo del 1997.
Il miracolo, tuttavia, non è concesso agli umani, nemmeno se premi Nobel; il suo brano, "Linguaggio universale", è stato rigettato dalla commissione esaminatrice del Festival, causando un silenzio stampa da parte della Montalcini, che con un lapidario "non sono addolorata per l'esclusione" ha liquidato la questione. La sua assistente, Giuseppina Tripodi, ribadisce del resto il concetto: "la canzone non era destinata a Sanremo, la commissione ha fatto bene a decidere così...del resto cosa c'entra un Nobel col Festival?"
Ma questo Festival non è andato solo contro la scienza; ha infatti "non accolto" nemmeno i testi di altre autorevoli teste, quali quella di Edoardo Sanguineti, Alda Merini, Margherita Hack ed Alessandro Baricco, causando lo sdegno di tutti.
Tuttavia, l'ennesima edizione baudiana punta -stando alle parole del suo direttore artistico/conduttore- a "non attirare i teenager nè i facili passaggi radiofonici"; sarà possibilequest'anno, invece, "trovare la canzone da mettere nel portafoglio dei sentimenti", dato che finalmente, per questa edizione, la commissione ha posto "attenzione particolare" ai testi.
Senza dimenticare, poi, l'obiettivo filantropico principale dei cinque giorni della kermesse, da sempre presente anche se velatamente, ma quest'anno particolarmente in primo piano data la nota istanza ecumenica del suo direttore artistico.
In primis tra gli obiettivi di quest'anno c'è riportare in auge un Al Bano depurato dal gossip, dalla tetta ingombrante e dal labbro gonfio della sua ex-attuale compagna e scevro di alghe e granchietti di qualche isola del Pacifico; in conformità, inoltre, al rispetto dovuto alla specie protetta dei "veterani della canzone", quindi, parteciperanno all'edizione 2007 anche Johnny Dorelli, Milva, Mango e Fabio Concato.
Conformemente più o meno, dunque, alla volontà di riproporre dei "vecchi e bacucchi appartenenti agli scavi di Pompei", secondo quanto dichiarato dalla poetessa Merini, altra eccellente esclusa dalla kermesse musicale.
Per ricomporre le discrepanze generazionali, per di più, la direzione artistica ha selezionato la coppia Facchinetti-Facchinetti, che vedrà Roby con Francesco (non più "dj Francesco", dato che ora ha fatto un salto qualitativo nella sua espressione artistica) impegnati col brano "Vivere normale", mentre, per restare nell'ambito della concordia familiare, la scelta è caduta sui fratelli Bella, che proporranno "Forever (Per Sempre)".
Prosegue, quindi, l'intento assistenzialistico di super Pippo con un'altra missione che gli sta particolarmente a cuore: staccare di dosso a Nada il tormentone del lontano '69 ("Ma che freddo fa"), augurandosi che con la sua "Luna in piena" le previsioni metereologiche della cantante siano quest'anno più adeguate alla particolare mitezza primaverile prevista per la stagione.
Tuttavia, ha bocciato i Jalisse. Loro, tra i pochi baciati dalla fortuna del silenzio dopo la vittoria a San Remo, tra i pochi ad esser scomparsi per dieci anni per dedicarsi a fare i genitori, tra i pochi a non sapere cosa volesse dire il loro nome d'arte (stando ad un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, infatti, hanno scoperto grazie ad un dialogo con lo scrittore iracheno Younis Tawfik -e nel 2005!- che Jalisse in arabo significa "siediti ed ascolta") sono stati brutalmente esclusi da questa edizione a causa del testo troppo inadatto al contesto.
Sulla scia delle polemiche, inoltre, -ma per intenzionalmente chiuderne qualsiasi altra relativa allo stesso argomento- Pippo Baudo ha consigliato alla Hack, risentita per l'estromissione del suo testo da Sanremo, di guardare le stelle piuttosto che il Festival..
Ma se ascoltassimo tutti l'unica saggia cosa che ha detto il signor Baudo?..magari, piuttosto che un sonno disturbato o il rischio di ulteriori palpeggiamenti omosessuali di parti intime, impareremmo anche qualcosa di più costruttivo...
Non è vero che il ridicolo uccide, altrimenti il Festival di Pippo Baudo sarebbe una strage.
-Pezzo uscito il 12/01/07 su www.imgpress.it-
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