"Wake me up at.."
Quante volte è capitato di tornare stanchi dal lavoro? Quante di combattere strenuamente sull'autobus o sulla metro contro il sonno, desiderando piuttosto di avere poteri sovrannaturali in grado di trasportarci immediatamente sul divano di casa?
Quante ancora, invece, di svegliarsi incoscienti ad un capolinea sconosciuto per aver trascorso l'ultima mezz'ora di tragitto placidamente dormendo?
Complice forse l'efficiente linea metropolitana che collega tutti gli angoli della città, il costante dondolìo dei vagoni nel loro andare e i comodi sedili, per i londinesi, evidentemente, l'appoggio della testa penzolante sulla spalla del vicino di sedile è normale routine.
Chi torna a casa con la tube, però, da qualche tempo ha un servizio supplementare oltre il trasporto: la sveglia da un eventuale pisolino proprio alla destinazione d'arrivo desiderata.
Questa, tuttavia, non è una trovata di Ken Livingston (sindaco di Londra) per aumentare le possibilità lavorative della metropoli, bensì un'idea di due ragazze, Alice Tonge e Cathy Hutton, creatrici degli stickers "Wake me up at".
Acquistabili in quattro store della City (Urban Outfitters, Magma, American Retro, Aria and Best) e sul sito internet http://www.wakemeupat.com/, si tratta di speciali adesivi che il narcolettico di turno può appiccicarsi sui vestiti piuttosto che in faccia, suggerendo ai presenti il nome della fermata a cui dovrebbe scendere, confidando parallelamente, prima di concedersi a Morfeo, nell'efficienza filantropica dei suoi compagni di vagone.
Per soli 4 £, dunque, si possono comprare questi colorati bollini su cui sono prestampate le fermate principali della metropolitana -con tanto di richiesta di sveglia: "Wake me up at"-, cui si aggiungono altri bollini da compilare autonomamente con il nome della fermata desiderata.
«L'idea ci è venuta una notte in un pub tra una chiacchiera e l'altra- ha spiegato la Hutton-; dopo un paio di gin, l'insieme degli autoadesivi "Wake me up at" è stato concepito. 26 weekend e 569 caffè più tardi avevamo trasformato il concetto in un pacchetto che potevamo vendere».
Nonostante sui bollini sia venuta meno la tipica cortesia british del "may/please/can/would you like", l'idea a quanto pare ha fatto felici molti pendolari, tanto che le due creatrici sono già state assoldate per lavorare sugli stickers delle linee della metropolitana di New York e Hong Kong, altrettanto estese ed affollate.
Qualche tempo fa il gruppo musicale degli Wham cantava «wake me up before you go go», costringendo, tuttavia, i loro emulatori ad essere svegli e, possibilmente, anche intonati.
Adesso, invece, l'importante è non avere la fronte imperlata di sudore, augurarsi che la colla degli stickers resista alle calde temperature sotterranee e sperare di avere come compagno di viaggio qualcuno che non abbia acquistato questi stickers..Il sapere di poter dormire in tranquillità grazie alla possibile sveglia di qualcun altro, infatti, potrebbe agevolare momenti soporiferi collettivi a catena.
Quante ancora, invece, di svegliarsi incoscienti ad un capolinea sconosciuto per aver trascorso l'ultima mezz'ora di tragitto placidamente dormendo?
Complice forse l'efficiente linea metropolitana che collega tutti gli angoli della città, il costante dondolìo dei vagoni nel loro andare e i comodi sedili, per i londinesi, evidentemente, l'appoggio della testa penzolante sulla spalla del vicino di sedile è normale routine.
Chi torna a casa con la tube, però, da qualche tempo ha un servizio supplementare oltre il trasporto: la sveglia da un eventuale pisolino proprio alla destinazione d'arrivo desiderata.
Questa, tuttavia, non è una trovata di Ken Livingston (sindaco di Londra) per aumentare le possibilità lavorative della metropoli, bensì un'idea di due ragazze, Alice Tonge e Cathy Hutton, creatrici degli stickers "Wake me up at".
Acquistabili in quattro store della City (Urban Outfitters, Magma, American Retro, Aria and Best) e sul sito internet http://www.wakemeupat.com/, si tratta di speciali adesivi che il narcolettico di turno può appiccicarsi sui vestiti piuttosto che in faccia, suggerendo ai presenti il nome della fermata a cui dovrebbe scendere, confidando parallelamente, prima di concedersi a Morfeo, nell'efficienza filantropica dei suoi compagni di vagone.
Per soli 4 £, dunque, si possono comprare questi colorati bollini su cui sono prestampate le fermate principali della metropolitana -con tanto di richiesta di sveglia: "Wake me up at"-, cui si aggiungono altri bollini da compilare autonomamente con il nome della fermata desiderata.
«L'idea ci è venuta una notte in un pub tra una chiacchiera e l'altra- ha spiegato la Hutton-; dopo un paio di gin, l'insieme degli autoadesivi "Wake me up at" è stato concepito. 26 weekend e 569 caffè più tardi avevamo trasformato il concetto in un pacchetto che potevamo vendere».
Nonostante sui bollini sia venuta meno la tipica cortesia british del "may/please/can/would you like", l'idea a quanto pare ha fatto felici molti pendolari, tanto che le due creatrici sono già state assoldate per lavorare sugli stickers delle linee della metropolitana di New York e Hong Kong, altrettanto estese ed affollate.
Qualche tempo fa il gruppo musicale degli Wham cantava «wake me up before you go go», costringendo, tuttavia, i loro emulatori ad essere svegli e, possibilmente, anche intonati.
Adesso, invece, l'importante è non avere la fronte imperlata di sudore, augurarsi che la colla degli stickers resista alle calde temperature sotterranee e sperare di avere come compagno di viaggio qualcuno che non abbia acquistato questi stickers..Il sapere di poter dormire in tranquillità grazie alla possibile sveglia di qualcun altro, infatti, potrebbe agevolare momenti soporiferi collettivi a catena.
4 commenti:
non male questo blog...però resisti non si pole...nonono!
grazie per i complimenti!
...e per quanto riguarda il consiglio...a che ti riferisci??
PS. A proposito...chi sei?!?FIRMA!!!!
"Adesso, invece, l'importante è non avere la fronte imperlata di sudore, augurarsi che la colla degli stickers resisti alle calde..."
al verbo mi riferisco!
Buona giornata.
Antonio.
opppppssssssssss....errore di battitura!Grazie per avermelo fatto notare!Ho rimediato subito
Buona giornata anche a te!
A presto.
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