Caput Lucis illumina Valmontone.
I cancelli del Fashion District dell'Outlet di Valmontone da ieri sera e fino al 5 agosto resteranno aperti fino a tardi, ospitando questa grande area a pochi km da Roma uno degli eventi più suggestivi: il Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio d'Autore.
La manifestazione, nata nel 2002 col nome di Roma Caput Lucis (si svolgeva nella Capitale), dal 2005 si tiene, invece, a Valmontone, fuori Roma, in direzione Napoli, perdendo così parte del nome (ora è semplicemente Caput Lucis), ma acquistandone in capacità di ricezione turistica.
Fra stand per la ristorazione, i negozi dell'outlet aperti fino all'1 di notte e le numerose forme di intrattenimento proposte, anche quest'anno la manifestazione pirotecnica sembra voler essere un successo. In molti infatti -si aspettavano 3000 persone- sono accorsi ieri sera alla prima serata del campionato che per alcuni giorni riempirà il cielo del basso Lazio delle "opere" di maestri artificieri appartenenti ad otto nazioni.
Ad accogliere gli spettatori, uno spazio curato dalla scuderia Ferrari Club Roma Colosseo, in cui si può ammirare, insieme alla vettura campione del mondo nel 2000 con l'allora guida di Michael Schumacher, anche auto private, costruite dalla ditta di Maranello. Personaggi del mondo delle fiabe distraggono lungo i viali dell'area pedonale i bambini in attesa dei fuochi d'artificio, mentre per svagare i grandi quest'anno sono stati allestiti spettacoli di cabaret, con attori provenienti dalle trasmissioni televisive del genere.
Ieri sera a salire sul palco è stato un vulcanico Dario Bandiera, che, assieme ad altri cabarettisti ospiti ha dato vita con lo spettacolo "Ultracomici" ad un'ora di piacevolezza e relax.
Infine, i vincitori delle due passate edizioni, i fratelli Vaccalluzzo hanno aperto i fuochi con il Piromusicale, una ventina di minuti di rumore e colore sulle note dei Queen e di Beethoven, atteso omaggio fuori concorso da parte della ditta siciliana (da questa sera, invece, i fuochi che si accenderanno faranno parte della gara).
Mentre la gente man mano defilava, lo speaker di Radio Radio (tra gli sponsor della kermesse, in diretta da questo pomeriggio ad intervalli regolari) ha annunciato la prosecuzione della serata con la musica dei Frankie & Canthina Band, fenomeni estivi della trasmissione RAI "Stasera mi butto", per dar vita ai balli conclusivi.
Tuttavia, da novella Cenerentola, non ho ascoltato lìallettante richiamo e le mie gambe si son mosse solo per andare verso la carrozza, avvicinandosi l'ora della mia trasformazione in reporter notturna.
Con la gara tra Italia e Malta si apre oggi la quinta edizione del campionato mondiale dei fuochi d'artificio d'autore di Valmontone.
L'Italia, vincitrice delle due passate edizioni con la ditta Vaccalluzzo, sarà rappresentata dai Fratelli Liccardo, una ditta campana nata nel 1891, con all'attivo molti ed importanti riconoscimenti internazionali, mentre Malta presenterà al pubblico italiano la St. Mary Fireworks Factory -composta da pirotecnici volontari che annualmente si riuniscono per festeggiare la patrona dell'isola, "Santa Maria"-, vincitrice l'anno scorso del Festival Internazionale dei Fuochi d'Artificio di Malta.
Fino al 5 agosto, ogni sera, due nazioni scelte tra le migliori in ambito internazionale, si fronteggeranno con spettacoli pirotecnici, per aggiudicarsi il titolo di campione 2007, assegnato da un'apposita giuria di qualità. La sfida prevede accensione di fuochi pirotecnici di grande calibro, con postazioni multiple di lancio, coreografie di luci e colori, partenze simultanee raccomandate, oltre a luci a ventaglio con ampiezza di fuoco fino a 200 metri.
La giuria è composta da esponenti di primo piano della pirotecnia internazionale, che si baseranno su diversi parametri tecnico/artistici, quali l'apertura dei fuochi, i lanci simultanei, la balistica, la coreografia ed i colori, il ritmo e la cadenza.
Domani si affronteranno la Cina e la Romania, presenti con la ditta Yung-Feng Ltd e con la Artificii Orastie, entrambe leaders nei rispettivi Paesi del mercato pirotecnico.
Il 4 sarà la volta del Giappone -con la Tamaya Kitahara Fireworks- e della Slovenia -con la Hamex d.o.o.-, mentre l'ultima sfida, il 5 agosto, sarà tra l'Inghilterra -la cui Festival Fireworks UK Ltd, seconda nell'edizione Caput Lucis '06, ha iniziato la produzione per le celebrazioni della "Congiura delle Polveri" del 1605- e la Spagna -la cui ditta Pirotecnia Zaragozana S.A. è una delle più antiche e pluripremiate aziende pirotecniche spagnole-.
Si attribuisce ad un monaco cinese la scoperta, nel I secolo, delle miscele esplosive a base di polveri; tali miscele erano usate a scopo bellico, per illuminare mostruose figure di cartapesta durante le battaglie ed intimorire così i nemici. Furono tuttavia gli Arabi, che con la Cina avevano ricchi rapporti commerciali, i primi a dedicarsi a tali composti in modo scientifico, studiandone le combinazioni e gli effetti.
L'arrivo in Europa di queste miscele avvenne solo nel 1241, a seguito delle invasioni mongole; l'interesse immediato che questi esperimenti provocarono nel continente viene dimostrato dalla scoperta, nel 1249, della formula della polvere da sparo -ancora oggi valida- ad opera del filosofo inglese Bacone, e dalla nascita, intorno al 1340, delle prime fabbriche pirotecniche in Germania.
Fu solo nel XII secolo, in Italia, che queste miscele esplosive vennero utilizzate come strumento di spettacolo; durante le Sacre Rappresentazioni -una forma di spettacolo nata per illustrare al popolo illetterato i fatti sacri della vita di Cristo-, i fuochi servivano infatti a richiamare le luci dell'inferno. L'interesse del Belpaese per la pirotecnia si sviluppò al punto tale che nel XVII secolo l'Italia era sede di una delle due maggiori scuole d'Europa per la produzione di fuochi d'artificio (l'altra era a Norimberga).
Nel '700 si diffuse nelle corti più importanti d'Europa l'uso di fuochi d'artificio nelle feste e celebrazioni religiose o profane; con l'età barocca questa abitudine non si perse, ma acquisì sempre maggiore importanza, favorendo la costruzione di nuove e più complesse macchine.
Quando, nel XIX secolo, i giochi pirotecnici divennero forme di intrattenimento ludico popolare, si aggiunsero anche i fuochi colorati, ottenuti attraverso la miscela di polvere pirica e una tipologia specifica di metalli.
Protettrice degli artificieri è Santa Barbara, poichè si tramanda che la sua morte fu vendicata da un fulmine.
La manifestazione, nata nel 2002 col nome di Roma Caput Lucis (si svolgeva nella Capitale), dal 2005 si tiene, invece, a Valmontone, fuori Roma, in direzione Napoli, perdendo così parte del nome (ora è semplicemente Caput Lucis), ma acquistandone in capacità di ricezione turistica.
Fra stand per la ristorazione, i negozi dell'outlet aperti fino all'1 di notte e le numerose forme di intrattenimento proposte, anche quest'anno la manifestazione pirotecnica sembra voler essere un successo. In molti infatti -si aspettavano 3000 persone- sono accorsi ieri sera alla prima serata del campionato che per alcuni giorni riempirà il cielo del basso Lazio delle "opere" di maestri artificieri appartenenti ad otto nazioni.
Ad accogliere gli spettatori, uno spazio curato dalla scuderia Ferrari Club Roma Colosseo, in cui si può ammirare, insieme alla vettura campione del mondo nel 2000 con l'allora guida di Michael Schumacher, anche auto private, costruite dalla ditta di Maranello. Personaggi del mondo delle fiabe distraggono lungo i viali dell'area pedonale i bambini in attesa dei fuochi d'artificio, mentre per svagare i grandi quest'anno sono stati allestiti spettacoli di cabaret, con attori provenienti dalle trasmissioni televisive del genere.
Ieri sera a salire sul palco è stato un vulcanico Dario Bandiera, che, assieme ad altri cabarettisti ospiti ha dato vita con lo spettacolo "Ultracomici" ad un'ora di piacevolezza e relax.
Infine, i vincitori delle due passate edizioni, i fratelli Vaccalluzzo hanno aperto i fuochi con il Piromusicale, una ventina di minuti di rumore e colore sulle note dei Queen e di Beethoven, atteso omaggio fuori concorso da parte della ditta siciliana (da questa sera, invece, i fuochi che si accenderanno faranno parte della gara).
Mentre la gente man mano defilava, lo speaker di Radio Radio (tra gli sponsor della kermesse, in diretta da questo pomeriggio ad intervalli regolari) ha annunciato la prosecuzione della serata con la musica dei Frankie & Canthina Band, fenomeni estivi della trasmissione RAI "Stasera mi butto", per dar vita ai balli conclusivi.
Tuttavia, da novella Cenerentola, non ho ascoltato lìallettante richiamo e le mie gambe si son mosse solo per andare verso la carrozza, avvicinandosi l'ora della mia trasformazione in reporter notturna.
Con la gara tra Italia e Malta si apre oggi la quinta edizione del campionato mondiale dei fuochi d'artificio d'autore di Valmontone.
L'Italia, vincitrice delle due passate edizioni con la ditta Vaccalluzzo, sarà rappresentata dai Fratelli Liccardo, una ditta campana nata nel 1891, con all'attivo molti ed importanti riconoscimenti internazionali, mentre Malta presenterà al pubblico italiano la St. Mary Fireworks Factory -composta da pirotecnici volontari che annualmente si riuniscono per festeggiare la patrona dell'isola, "Santa Maria"-, vincitrice l'anno scorso del Festival Internazionale dei Fuochi d'Artificio di Malta.
Fino al 5 agosto, ogni sera, due nazioni scelte tra le migliori in ambito internazionale, si fronteggeranno con spettacoli pirotecnici, per aggiudicarsi il titolo di campione 2007, assegnato da un'apposita giuria di qualità. La sfida prevede accensione di fuochi pirotecnici di grande calibro, con postazioni multiple di lancio, coreografie di luci e colori, partenze simultanee raccomandate, oltre a luci a ventaglio con ampiezza di fuoco fino a 200 metri.
La giuria è composta da esponenti di primo piano della pirotecnia internazionale, che si baseranno su diversi parametri tecnico/artistici, quali l'apertura dei fuochi, i lanci simultanei, la balistica, la coreografia ed i colori, il ritmo e la cadenza.
Domani si affronteranno la Cina e la Romania, presenti con la ditta Yung-Feng Ltd e con la Artificii Orastie, entrambe leaders nei rispettivi Paesi del mercato pirotecnico.
Il 4 sarà la volta del Giappone -con la Tamaya Kitahara Fireworks- e della Slovenia -con la Hamex d.o.o.-, mentre l'ultima sfida, il 5 agosto, sarà tra l'Inghilterra -la cui Festival Fireworks UK Ltd, seconda nell'edizione Caput Lucis '06, ha iniziato la produzione per le celebrazioni della "Congiura delle Polveri" del 1605- e la Spagna -la cui ditta Pirotecnia Zaragozana S.A. è una delle più antiche e pluripremiate aziende pirotecniche spagnole-.
Si attribuisce ad un monaco cinese la scoperta, nel I secolo, delle miscele esplosive a base di polveri; tali miscele erano usate a scopo bellico, per illuminare mostruose figure di cartapesta durante le battaglie ed intimorire così i nemici. Furono tuttavia gli Arabi, che con la Cina avevano ricchi rapporti commerciali, i primi a dedicarsi a tali composti in modo scientifico, studiandone le combinazioni e gli effetti.
L'arrivo in Europa di queste miscele avvenne solo nel 1241, a seguito delle invasioni mongole; l'interesse immediato che questi esperimenti provocarono nel continente viene dimostrato dalla scoperta, nel 1249, della formula della polvere da sparo -ancora oggi valida- ad opera del filosofo inglese Bacone, e dalla nascita, intorno al 1340, delle prime fabbriche pirotecniche in Germania.
Fu solo nel XII secolo, in Italia, che queste miscele esplosive vennero utilizzate come strumento di spettacolo; durante le Sacre Rappresentazioni -una forma di spettacolo nata per illustrare al popolo illetterato i fatti sacri della vita di Cristo-, i fuochi servivano infatti a richiamare le luci dell'inferno. L'interesse del Belpaese per la pirotecnia si sviluppò al punto tale che nel XVII secolo l'Italia era sede di una delle due maggiori scuole d'Europa per la produzione di fuochi d'artificio (l'altra era a Norimberga).
Nel '700 si diffuse nelle corti più importanti d'Europa l'uso di fuochi d'artificio nelle feste e celebrazioni religiose o profane; con l'età barocca questa abitudine non si perse, ma acquisì sempre maggiore importanza, favorendo la costruzione di nuove e più complesse macchine.
Quando, nel XIX secolo, i giochi pirotecnici divennero forme di intrattenimento ludico popolare, si aggiunsero anche i fuochi colorati, ottenuti attraverso la miscela di polvere pirica e una tipologia specifica di metalli.
Protettrice degli artificieri è Santa Barbara, poichè si tramanda che la sua morte fu vendicata da un fulmine.
-Pezzi usciti il 02/08/2007 sul Quotidiano della Sera di Roma-
1 commento:
brava Cris
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