Lunga vita alla gnocca senza testa: in un mondo di filosofi vince l'ignoranza mediatica
“2006: Annozero”. Probabile titolo di un film del redivivo Kubrick
“Il fantasma della gnocca senza testa”. Nuovo fumetto di Dylan Dog o tendina di un nuovo ed irriverente servizio di Striscia la Notizia.
In effetti, nulla di tutto ciò.
Banalmente, l'ennesima dimostrazione della noia dei dibattiti politici o fintamente sociali che si fanno in tv, scalzati dai commenti irriverenti dell'ospite del momento piuttosto che dai calzini spaiati del conduttore.
Nonostante la gnocca in questione (Rula Jebreal, volto noto de La7) fosse impegnata in un'animata e seria discussione con il Ministro Di Pietro durante l'ultima puntata della trasmissione di Santoro, l'attenzione di tutti si è concentrata su questa voce fuori campo, che, in tempi di calendari con starlette nude, sconosciuti che diventano famosi isolani e televendite di pentole con ex letterina in minigonna, ha riportato alla ribalta uno degli argomenti più succosi da affrontare.
Una misoginia malcelata insieme ad un redivivo femminismo vogliono proporre una donna non solo curata esteticamente come una Barbie, ma anche con la profondità e l'intelligenza di una Virginia Woolf.
E poi arriva lei: la misteriosa Voce Fuori Campo, demolitrice di tutto il lavoro fatto finora.
A partire dalla rivoluzione al concorso di Miss Italia, che dopo anni di accuse rivolte alle aspiranti miss di rappresentare vuoti involucri di bellezza, ci presenta adesso virtuose e studentesse della porta accanto, collegiali modello dedite alla beneficenza.
Prima ancora era stata la volta di Bridget Jones; ovviamente, in quanto sfigata, donna grassa e maldestra, oggetto tuttavia delle brame sessuali dell'affascinante capo. Con plausi ed elogi per Renee Zellweger per aver addirittura accettato di ingrassare 20 chili per calarsi meglio nella parte.
Senza contare la Aileen Wuornos di Monster, premio oscar a Charlize Theron probabilmente dato per essersi così tanto imbruttita da far concentrare per una volta il pubblico sul film piuttosto che sulle sue curve mozziafiato.
Ma Rula tutto ciò non l'ha considerato; ha oltraggiato gli anni di lotte del femminismo attraverso quella camicia bianca che le fa risaltare “l'abbronzatura” e il sorriso da pubblicità. Non contenta, si permette di sentirsi allo stesso piano di rinomate penne giornalistiche ed uomini di Stato nel giudicare la politica del nostro Paese, come se l'articolo 48 della Costituzione inglobasse nell'elettorato anche le Donne Pensanti.
Ma esiste questa strana categoria? Certo che sì.
La Donna Pensante è un'involuzione del mammifero Uomo, dotata di lunghi baffi neri non sempre accuratamente pettinati, quantità adiposa in abbondanza variamente sparsa lungo il corpo, dedita perlopiù ai lavori domestici e ad una forma primigenia di pensiero.
Per fortuna, accanto a questa strana involuzione umana, c'è quella della Gnocca: gambe chilometriche perfettamente depilate, seni prosperosi dal cerchio giottesco, lunghi e lucidi capelli, sederi di michelangiolesca bellezza e, soprattutto, materia grigia così assente da avere i corpi cellulari dei suoi neuroni in pandant con le scarpe e la borsa.
Speriamo che il cappuccio che le copre la testa (?) si accordi con le tendenze del momento.
Od entra in crisi anche il nostro italian style.
-Pezzo uscito il 26/12/06 su www.imgpress.it-
Nessun commento:
Posta un commento